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della nostra riluttanza ad ammirare 59


glesi perchè hanno incominciato ad essere ammirati in patria, e che nessun forestiero è tenuto a conoscere e a ammirare un italiano, che gli italiani seppelliscono nell’indifferenza o coprono di disprezzo.

12 Dicembre

In Francia è uscito « Les Faux Monnayeurs » di André Gide. Il romanzo ha fatto un gran clamore: in Francia, e per questo è stato letto in Italia. Immaginiamoci quello che sarebbe successo da noi, se un romanziere italiano avesse scritto « Les Faux Monnayeurs ». Si può dire che questo sia un romanzo chiassoso per le sue lacune, dispettosamente assurdo. I critici, in Italia, se la sarebbero dunque goduta un mondo a dire che « Les Faux Monhayeurs » prima di tutto non è un romanzo, poi che è un romanzo mal fatto; che non c’è nè filo, nè intreccio, nè logica, nè grandi situazioni; che i personaggi son tutti matti o tarati; che si sente troppo la « maniera » di Dostoiewski — tutte cose giustissime, in verità, ma che avrebbero seppellito il romanzo in Italia e naturalmente anche in Francia.

Ora queste cose le hanno dette anche i critici francesi; ma dopo aver messo in chiaro, punto primo, che se « Les Faux Monnayeurs » hanno tutti questi difetti e non sono un romanzo, hanno infinite altre qualità positive; che sono un’esperienza nuovissima e una maniera mai tentata di rappresentare una fetta della vita, tagliata in profondità. Succede cosí, che persino i critici italiani, giudi-