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Al tenente Gino Mazzinghi

20 Settembre 1915.

Mio prode,

non ti credevo tanto eroe, ma ti credevo molto più intelligente. Quelle indicazioni di cui mi chiedi la spiegazione erano perchè tu confrontassi le date per farti un’idea delle nostre località. Sul conto nostro non abbiamo nulla da dirti. Domani sera lasciamo il campo, e andiamo un po’ indietro, purtroppo, ma speriamo che sia il preludio d’un’azione importante. Abbiamo saputo che sei proposto per la medaglia al valore. Bravo! Evviva! Spero che mi permetterai di darti ancora del tu. Lascio un po’ di posto a quel cialtrone di Griorgio. Un caldo, fraterno, esultante, entusiastico abbraccio. Evviva l’Italia!

Giosuè