Pagina:Giosuè Borsi - Lettere dal fronte, 1918.djvu/172

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sito del 69° e mio compagno d’armi da un mese sul fronte, alla sesta compagnia del 125°. Siamo stati insieme per ventisei giorni sufi a prima linea del fuoco a Nekovo, sull’Isonzo, dormendo sotto la stessa baracca. Ora egli viene con altri ufficiali della Territoriale a Padova, di guarnigione, ed io l’ho incaricato di portarti i miei saluti. Accoglilo, ti prego, come accoglieresti me. Ti accorgerai presto, conoscendolo, che è un giovine pieno d’intelligenza e di cuore. Per darti la prova più evidente della sua intelligenza basterà dirti che è un tuo caldo e profondo ammiratore.

Io resto qui al 125® come un effettivo, al comando d’un plotone, e per di più ufficiale esploratore del 11° Battaglione. Per ora siamo in riposo, e forse andremo anche più indietro, verso Udine, ma spero che presto torneremo in prima linea per prender parte a qualche azione importante, sul Carso, molto probabilmente.

Giorgio Querci ti darà notizie più diffuse sul conto mio. Ringrazia tua madre della cara accoglienza che mi fece al mio passaggio da Padova, dove fai desolato di non averti tro-