Pagina:Giuseppe Aliani, Educazione della donne 1922.djvu/127

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dolci insidiose, oppure le sue risposte risolute metterebbero a posto l’impertinente che osasse mancarle di rispetto.

Ma vi sono ragazze che, o per la tenera età, o per la inesperienza della vita, o per il temperamento troppo debole, si trovano impacciate a andar sole per via, qualunque sia la necessità che le spinga fuori di casa, e, all’occorrenza, non sanno essere risolute e padrone di sè. E non sarebbe certamente cosa inutile, se queste ragazze avessero, quando sono costrette a uscir da casa senza i genitori, almeno la compagnia d’una governante, d’una amica o d’una domestica per bene.

Non bisogna mai dimenticare che anche la donna più seria e più forte, esposta a frequenti insidie, e vivendo in un ambiente corrotto e corruttore, finisce col guastarsi, per la semplice ragione che la forza suggestiva dell’esempio la spinge, anche non volendo, ad imitare le azioni riprovevoli. L’ambiente sociale, se è il fattore più potente dello sviluppo dell’attività intellettiva, emozionale e volitiva dell’individuo, è anche il mezzo con cui si comunicano più facilmente i sentimenti e le azioni altrui, e se non è sano, non può essere educativo.

Diciamolo francamente, il sesso forte non ha, in generale, tutto il rispetto che si deve avere pel sesso debole, ma gentile, perchè vi sono uomini (e non pochi!), che se possono insidiare la donna per sodisfare le loro basse passioni, lo fanno sfacciatamente e menano vanto delle proprie azioni come se fossero le più nobili. E quando la donna cade e si perde, è solamente lei la colpevole. Bella morale questa! Risente dei tempi barbari, in cui la donna era conside-