Pagina:L'ingegnoso cittadino don Chisciotte della Mancia.djvu/47

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26 DON CHISCIOTTE

Tolofa s ella gii diffe di si» L’altra Dama gli mefse lo fpronc» & con quefta fece quali i’iftdso ragionatìtènto 9 che con l’altra della ipada; Volfe fa per il iuo nome, & difk» che eira la Moiinera figlia d’vn lioriorato Mugnaio di Accecherà» la quale fioriimente fu pregata da Don ChifciottejChe fi metter £e il Don» & fifacefse chiamare Dogna Molintra; offerendogli nuoui femizij,& fattori. Fatte finalniente galoppando» & con fretta le mai pai fino all’hora vifte cirimonie 9 gli parue nailf anni à D@n Chifciotte di montare à cauallo, & d’andare à cercare le ventute»& mefsa fubito la fella à Ronzinante? vi montò fopra, & dando mille abbracci all’hofìeglidifsesi ftranaganti cofe, (ringiatiandolo del fauoreche gli haueua ratto, d’armarlo. Caualicro) che farebbe irnpoffibile rrouarla via, per raccontarne parte. JL’hofteche non defideraua altro s che vederlo fuoradeirhofteria, con breui parole» & con hotteril rettorica» rifpofe alle fue: & fenza far* gli pagar niente dell’alloggio, lo la/so andare con cento buon’anni.


CAPITLO IV.


C he tratta dì quello •> che fucceffe alnofiro Cam* lieto all’vf ciré dell’Ho si eri a «

DOueua eflerc in su lo fpuntar dell’Alba quando Don Chifciotte vici dell’hofteria, si contento» si lindo p & si allegro» vedendoli armaro Ca