Pagina:Misteri di polizia - Niceforo, 1890.djvu/54

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È uno dei capi e dei primi introduttori in Firenze della Carboneria. Pende mandato d’arresto.

4. Lucchini Zanobi, di Cortona, professore di geografia. Fu arrestato, poi mandato per quattro mesi a Volterra. Figura come maestro reggente una sezione.

5. Rossi Pasquale, di Firenze, maestro di lingua italiana. È confesso. È sotto rigorosa vigilanza.

6. Benedetti Francesco, di Cortona, poeta tragico. Era stato citato per mezzo del Tribunale di Cortona dove lo si diceva trasferito, quando si seppe invece essersi ammazzato in una osteria fuori Pistoia.

7. Reinard Carlo, di Firenze, orologiaro. È confesso.

8. Tilli Dott. Nicola, di Livorno, causidico, notaro in Firenze. È confesso con qualche ingenuità e pentimento.

9. Renzi Sac. Antonio, di Figline. È confesso con molta ingenuità e pentimento. Ha somministrato notizie molto utili. Ha sofferto pochi giorni di carcere e un mese di ritiro in convento. Ora è in libertà.

10. Cortini Carlo, di Firenze, praticante legale. È confesso con qualche ingenuità e pentimento. Rimesso al padre per vigilarlo.

11. Dell’Hoste Avv. Antonio, di Pisa, dapprima fu costantemente negativo, poi confessò con qualche ingenuità. Soffrì qualche mese di carcere.

12. Stefanini Dott. Girolamo, di Cascina, praticante legale. È confesso con qualche ingenuità, e pentimento. Rimandato al padre per sorvegliarlo.

13. Fedeli Vincenzo, sergente maggiore, guarda-coste. È confesso con ingenuità e pentimento.

14. Venturi Dott. Giovanni-Antonio. Confesso, ma non con molta ingenuità.

15. Leoni Dott. Luigi, è confesso.

16. Calbo Andrea, greco del Zante; è negativo. Gli si è dato lo sfratto dallo Stato.

17. Bartolini Giuseppe, di Rimini. Negativo. Gli si è dato lo sfratto.

18. Gherardi Giuseppe, medico-chirurgo nell’esercito. È negativo.