Pagina:Neera - Le idee di una donna, Milano, Libreria Editrice Nazionale, 1904.djvu/214

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l’esistenza senza bussola non solo, ma anche senza barca. Così quando una fanciulla invece di arruolarsi alla fabbrica si decide per il servizio in città, ella è già così corrotta, se non di costumi, di immaginazione, che al contatto del lusso e delle infinite tentazioni della vita moderna non ha nulla da opporre, nemmeno una virtù che sfuggita ai freni della religione è troppo debole per raggiungere altre vette, e si adagia nella indifferenza della morale comune. La fiamma di libertà e di eguaglianza che ella ode crepitare intorno, non potendo nel piccolo edificio dei suoi pensieri raggiungere l’altezza dei pensatori che la attizzarono, scalda, morde, rintuzza gli istinti volgari a danno principalmente suo, anzi suo unicamente. La meta per lei non è più, come era per le sue bisavole, la conquista dell’affetto, della rispettabilità, della vecchiaia assicurata. Attraverso il fumo che la involge non vede altro che il lusso. Vestire come le signore, avere la stessa foggia di