Pagina:Ordini, e Consuetudini, che si osservano nell'Offitio del Vicariato della Valpolicella, 1731.djvu/70

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Fedelissima Città di Verona, col mezzo de suoi espressi Ambasciatori, per nome ancor di quel Fedelissimo Territorio in proposito della regolatione della materia de Grani nell'istessa Città, e Territorio, come quanto intorno questo negotio rispondono li presenti, e più mani di Rettori ritornati dal medesimo Reggimento: & essendo conveniente di venirsi à qualche deliberatione sopra alcuni delli Capitoli presi nel Consiglio maggiore della detta Città, de' quali viene ricercata la confirmatione, fino che sopra gl'altri, che trattano del Mercato Vecchio, e sue Regole, si possa ricevere altre informationi, offerite anco da medemi Amsciatori.

L'anderà Parte, che restando per hora senza alcuna risolutione li Capitoli 2. 3. 4. & 5. il primo, che tratta della condotta delle Biave in Verona, la metà per tutto Ottobre, e l'altra metà per tutto Marzo, resti coll'autorità di questo Consiglio approbato, e confirmato, potendo però li Podestà di Verona secondo i bisogni della Città restringere i sudetti termini, intendendosi sempre li medesimi Podestà Giudici ancor di ogn'altra pretensione, & accidente, che occorresse in questo proposito; nè possa in vece di Grano essere supplito all'obligo con Farine, per evitarsi qualche fraude, che da alcuno potesse essere con questa libertà commessa. Sia medesimamente approbato, e confirmato come stà, e giace il sesto Capitolo, il quale statuisce, che si procuri à tempi debiti, che sia aperto il Fontichetto delle Farine à beneficio della povertà.