Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/47

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il tesoretto 41

«Qui dimora Fortezza,
cui talor per usagio
valenza di coragio
la chiama alcuna gente».
     1300Poi vidi immantenente
quatro ricche contesse,
e gente rade e spesse
che stavano a udire
ciò ch’elle volean dire.
     1305E partendomi un poco,
io vidi in altro loco
la donna incoronata
per una caminata,
che menava gran festa
     1310e talor gran tempesta;
e vidi che lo scritto,
ch’era di sopra fitto
in lettera dorata,
dicea: «Io son chiamata
     1315Giustizia in ogne parte».
E vidi d’altra parte
quatro maestre grandi,
e alli lor comandi
si stavano ubidenti
     1320quasi tutte le genti.
Cosí, s’io non mi sconto,
eran venti per conto
queste donne reali,
che dele principali
     1325son nate per lignagio,
sí come detto v’agio.
E s’io contar volesse
ciò ch’io ben vidi d’esse
insieme ed in divisa,
     1330non credo, in nulla guisa,
che in iscritta capesse,