Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/55

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il tesoretto 49

in cui ognora posa
pregio di valimento.
E con bel gechimento
la pregò che ’nsegnare
     1580li dovess’e mostrare
tutta la maestria
di fina cortesia.
Ed ella immantenente
con bel viso piacente
     1585disse in questa manera
lo fatto e la matera:
«Sie certo che larghezza
è ’l capo e la grandezza
di tutto mio mistero,
     1590sí ch’io non vaglio guero;
e s’ella non m’aita,
poco sarei gradita.
Ella è mio fondamento,
e io suo doramento,
     1595e colore, e vernice.
Ma, chi lo buon ver dice,
se noi due nomi avemo,
quasi una cosa semo.
Ma a te, bell’amico,
     1600primeramente dico
che nel tuo parlamento
abi provedimento.
Non sia troppo parlante,
e pènsati davante
     1605quello che dir vorrai;
ché non retorna mai
la parola ch’è detta,
sí come la saetta,
che va, e non ritorna.
     1610Chi ha la lingua adorna
poco senno gli basta,