Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/76

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56 DESCRITTIONE

venti, l'odor loro molto soave assai di lontano si fà sentire. A questi succedono picciol silique nelle quali sono rinchiusi tre, quattro, è più semi. Le foglie sono simili a quelle della Ruta, disposte a tre a tre, et insieme attaccate: tutta la pianta manda fuori spine, et cresce da radice legnosa, soda, et senza odore. Questo fù dal Matthioli malamente creduto Acacia seconda, essendo egli il secondo Aspalatho di Dioscoride.

Hora havendo fatto mentione della seconda specie d'Aspalatho di Dioscoride, hò voluto ancora rappresentare una portione della prima specie di esso, dal medesimo Auttore descritto nel primo luogo, con una breve descrittione di lui. Questa è la specie odorata atta alle compositioni degli Unguenti, et degli Antidoti, che vuol dire la intesa anco da Plinio, et da Galeno. Ella non è sì pesante, come l'Ebeno, non così amara come l'Assentio, nè meno senza spine, come alcuni Moderni s'hanno creduto.







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