Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/98

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78 DESCRITTIONE

colore porporeo; le radici, rispetto alla grandezza della pianta, sono assai lunghe, alle quali sotterra pendono da sottili filamenta molte silique simili a quelle delle Lenti, nelle quali sono rinchiusi semi rotondi, et di molti colori; imperoche in alcuni baccelli sono nerissimi, in altri simili all'Orobo, et in altri varij di colore si dimostrano; altri contenirà un sol seme, et altri due. Produce sopra de' cauli altre picciole silique, anch'esse simili à quelle della Vecia, nelle quali sono contenuti sino à quattro et più semi nerissimi, rotondi, et duri; le quali maturandosi s'aprono, et le parti contrahendosi vengono a rimaner prive de semi, gli quali sono sempre prodotti di color nero, nè giamai furno veduti dal Belli, d'altro colore. Da' contadini dell'Isola è chiamata άγριόφακι, che vuol dire, Lente silvestre; appresso de' quali non è in alcuna stima.

Il Belli stimò, che questa fosse Aracoide, overo Arachidna di Theofrasto, poiche quest'Auttore l'assomiglia all'Araco, et dice, che i frutti, ch'essa produce sopra terra non sono minori delli sotterranei, et se bene fà egli cotal pianta senza foglie, nondimeno necessaria cosa è, che il testo sia scorretto, essendo di mestieri, che all'Araco fosse simile ò nella foglia, ò nel fiore, overo nel frutto. L'Araco appresso gli Auttori antichi è di due specie, l'uno al Latini simili, et questo tra le Lenti prodotto, et in Greco scritto per K, et l'altro per X, come testifica Galeno, mentre egli dice esservi certo seme selvatico rotondo, et duro più picciolo dell'Ervo; conformandosi in questa parte con Theofrasto; aggiugnendo, che nasce tra le lenti, et ch'è cosa aspra, e dura. La dove essendo questa pianta in gran parte simile all'Araco, nascendo anco tra


le Lenti

άγριόφακι.

Lib.I. al capo XI. dell'Hist. delle piante.

Lib. I. al capo XXVII. della facoltà de gli alimenti.