Pagina:Sull'incivilimento primitivo.pdf/48

Da Wikisource.

— 46 —

fossero le basi dell’arte delle costruzioni; ora se questi abilissimi uomini ci si presentano quali fantasmi nelle dense nebbie del passato, e furono tanto maledetti dal cielo fino a perder, coll’indipendenza e la libertà, la lingua e la memoria loro, sarà questa una ragione tanto possente da farci disconoscere ed obliare le belle opere che di lor ci restano per relegarne la storia quasi fra i racconti orientali delle Mille ed una notte? Se tu, lettore, nascesti in Italia, goderai che io ti rammenti che essi furono una gloria della nostra patria; e dovrai dire che non è utopia l’affermare che furono questi nostri padri e sapienti fondatori dell’incivilimento europeo che nei suoi primordi ritroviamo tanto uguale sotto ogni quadratura di cielo.

L’eguaglianza di questa civiltà è tanto più facile a comprendersi nella comparazione di piccoli oggetti, quali sono gli adornamenti muliebri e dei guerrieri, fatti con i preziosi metalli. Infatti i gioielli che le moderne scoperte cavarono dalle tombe antichissime ci fanno scorgere che presso quelle nazioni, a cui noi supponiamo giunto l’incivilimento italico, l’oro era lavorato si accuratamente che la materia non vince il pregio del lavoro; gli oggetti sono costrutti con un sistema analogo e costante; pria la forma dell’oggetto è adattata all’uso a cui era destinato e poscia le varie sue parti sono ornate con isquisito gusto artistico in lievissimi pezzi che per isvariatissimi meandri, per elegantissime figure geometriche, e per curiosissime combinazioni presentano i più graditi effetti. Però benchè egual lavoro in genere si osservi nei gioielli italiani, greci, egizi e mes-