Pagina:Torriani - Un matrimonio in provincia, Milano, Galli, 1885.djvu/10

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Nessuna di quelle cose aveva mai servito all’uso a cui era destinata, perché il babbo le trovava troppo di lusso e per conseguenza la teneva in sala, la stanza di lusso della casa.

Dopo la sala veniva la camera del babbo con un gran letto nuziale, che la riempiva tutta. A capo del letto c’erano due pilette d’acqua santa d’argento cesellato, che il tempo aveva ossidate rendendole piú belle, due altre pilette di porcellana, in forma di angeli, colla gonnellina rialzata che faceva da coppa, e finalmente una quinta piletta di rame inargentato, che però aveva perduto l’argento, era la sola che contenesse veramente l’acqua santa. E sopra le pilette erano appesi molti rami d’ulivo, e palmizi, ed un fascio di lumen-cristi, dai quali si sarebbero potuti contare gli anni dacché il babbo aveva messo casa, cominciando dai primi, rappresentati da candelette sminuzzate, tenute insieme sol-