Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/216

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ORESTE 213


oreste

E come? Ha presso a sé famigli barbari.

pilade

Quali? Mai temerò verun dei Frigi.

oreste

Quei che agli specchi ed ai profumi attendono.

pilade

Le mollezze di Troia ha seco addotte?

oreste

Certo: e l’Ellade a lei sembra un tugurio.

pilade

Contro i non servi a nulla i servi valgono.

oreste

Vorrei, compiuto ciò, morir due volte.

pilade

Ed io con te, nel far le tue vendette.