Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VI.djvu/254

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sileno

Passo un mondo di guai, Bacco, per te,
e n’ho passati ai miei verdi anni. Prima,
quando Giunone il senno ti rapí,
e tu lasciasti le montane Ninfe
nutrici tue. Poi, nella cruda mischia
contro i Giganti. Alla tua destra, piede
contro piede, io pugnavo; e con la lancia
forai lo scudo a Encèlado, e l’uccisi.
Interrompendosi, fra sé.

Un momento. L’avrei forse sognato?
No, che, perdio, mostrai le spoglie a Bacco!
Ripigliando come sopra.

E adesso n’ho passata una di peggio.
Quando Giunone ai danni tuoi la razza
dei tirreni pirati scatenò,
per farti in lungo e in largo errar pel mondo,
io che lo seppi, m’imbarcai coi satiri
miei figli, a rintracciarti. Io sulla poppa,
governando il timone, e i miei figliuoli
sedendo ai remi, e biancheggiar facendo