le bellezze del corpo, tanto par che siano maggior quelle dell’animo,
avendo fama d’esser molto prudente e molto savia e
d’aver compagnato con queste virtú la religione per loro compimento.
Essendo veramente religiosissima e devota, suol udir
fra l’altre cose tre messe ogni giorno: una, per quanto si dice,
per l’anima del padre, una per quella della madre ed una per
se medesima. È tenuta molto umana e molto gentile, e in questo
poco tempo che è stata in Ferrara occorse un accidente che
ha dato gran saggio della sua umanitá e gentilezza, che fu questo:
che, trovandosi, il giorno che la fece l’intrata, nella sua
anticamera quasi tutte le principal gentildonne ferraresi per
accompagnarla, a una d’esse ch’era gravida venne fastidio; il
che avendo inteso Sua Altezza, venne subito fuora delle sue
stanze e volse essa esser quella che l’aiutasse e, per dir cosí,
la servisse con amorevolezza e caritá da sorella; il qual atto
ebbe gran forza a guadagnarli l’animo non pur di tutte quelle
gentildonne ma di tutta la cittá di Ferrara. La qual cittá, avendo
avuto quattro duchesse una dietro l’altra di diverse nazioni: una
spagnuola di casa Borgia, che fu moglie al duca Alfonso avo
di questo duca; l’altra francese, figlia del re Luigi, madre di
questo duca, che tuttavia vive in Francia; la terza italiana, che
fu la prima sua consorte, figlia del duca di Fiorenza; e questa
quarta tedesca di nazion; par che si compiaccia assai, avendo
dato speranza di dover essere una gentilissima principessa. Questa,
per quanto è fama, ha dato di dote 100.000 fiorini; ma
io so che il duca n’ha avuto una poca quantitá, e quella poca
quasi tutta in gioie. Anzi par che abbi dato esso duca per questo
matrimonio in prestito all’imperatore 60.000 ducati con utile di
cinque per cento a ragion d’anno. E nel contratto esso duca
s’ha obligato a darli mille scudi al mese per il suo piatto, li
quali abbino a restarli anche in caso della morte d’esso suo
marito; ed il giorno doppo consumato il matrimonio, ha Sua
Altezza fatto un instrumento in presenza d’uno mandato a posta,
che aveva il mandato e la commission dell’imperator, per il
qual ha renunciato a ogni sorte di pretension ed ereditá, e massime
a ogni ragion che potesse avere nel regno d’Ongaria, per