Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/352: differenze tra le versioni

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Domenico s’attribuisca l’attività dell’ammaestrare, elli ebbe anco¬
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la contemplazione (4) e l’ardore della caritè qual om prende; cioè
piglia qual vuoi di questi due, e pigli l’uomo a quale egli vuole;
piglia qual vuoi di questi due, e pigli l’uomo a quale egli vuole;
et assegna la cagione, Perchè ad un fine fuor l’opere sue; cioè l’opere
et assegna la cagione, Perchè ad un fine fuor l’opere sue; cioè l’opere
di santo Francesco e di santo Domenico Turno tutte ad uno fine, cioè
di santo Francesco e di santo Domenico Turno tutte ad uno fine, cioè
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serebbe già venuta meno.

C. XI — v. 43-5i. In questi quattro ternari lo nostro autore
C. XI — v. 43-5i. In questi quattro ternari lo nostro autore
finge come santo Tomaso, continuando lo suo parlare, descrive lo sito
finge come santo Tomaso, continuando lo suo parlare, descrive lo sito
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discende Del colle eletto dal beato Ubaldo; questo è uno monte che
discende Del colle eletto dal beato Ubaldo; questo è uno monte che
discende del colle nel quale santo Ubaldo, che fu d’Agobio, fece sua
discende del colle nel quale santo Ubaldo, che fu d’Agobio, fece sua
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levante, et in Agobio è lo corpo suo, Fertile costa; cioè fruttevilo
costa, d’alto monte pende; e questa è la costa del monte detto Su-
costa, d’alto monte pende; e questa è la costa del monte detto Subaso
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(*), nel quale è Ascesi; lo qual monte è situato in questo modo (5),
che da ponente li viene Tupino, e da levante Agobio, da tramon¬
che da ponente li viene Tupino, e da levante Agobio, da tramontana
tana Nocea e Gualdo, da mezzo di’ la Puglia; e lo detto monte à
Nocea e Gualdo, da mezzo di’ la Puglia; e lo detto monte à
una costa molto fruttifera che pende in verso Perugia, et in su
una costa molto fruttifera che pende in verso Perugia, et in su
questa costa in luogo basso giuso è Ascesi, Unde; cioè dal quale
questa costa in luogo basso giuso è Ascesi, Unde; cioè dal quale
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grave iugo; cioè per grave signoria che sostenne, Nocea; questa
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ene una città di Puglia, la quale era molto gravata da quelli della
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(1) Cv M. la contemplazione; e però lodando 1’uno si lodano amburo: im¬
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(s) C. M. di verso l’oriente, nasce nel terreno di Nocea, e l’acqua
[5] Del ducato di Spoleto. E. (.*) C. M. Subaso ; nella quale costa è
[5] Del ducato di Spoleto. E. (.*) C. M. Subaso; nella quale costa è
(8) G. M. che da levante li viene Tupino, e da ponente Agobio,
(8) G. M. che da levante li viene Tupino, e da ponente Agobio,
(e) C. M. mezzo verso levante, Da Porta
(e) C. M. mezzo verso levante, Da Porta

Versione delle 21:23, 18 apr 2015

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no, perocché d’ambedue Si dice, l un pregiando; cioè se tu di quello di san Francesco, tu dici di santo Domenico, tu dici di santo Francesco: imperò che, benché a santo Francesco s’appropri la virtù contemplativa, elli ebbe anco l’attiva del predicare; e cosi, benché a santo Domenico s’attribuisca l’attività dell’ammaestrare, elli ebbe ancora la contemplazione (4) e l’ardore della caritè qual om prende; cioè piglia qual vuoi di questi due, e pigli l’uomo a quale egli vuole; et assegna la cagione, Perchè ad un fine fuor l’opere sue; cioè l’opere di santo Francesco e di santo Domenico Turno tutte ad uno fine, cioè di conservare la fede di Cristo nel mondo e d’accrescerla ciascheduno col predicare e coll’operare virtuosamente; la quale fede, se non fossono li detti ordini, cioè di santo Francesco e di santo Domenico, serebbe già venuta meno.

C. XI — v. 43-5i. In questi quattro ternari lo nostro autore finge come santo Tomaso, continuando lo suo parlare, descrive lo sito de la città d’Ascesi dove nacque santo Francesco, dicendo così: Intra Tupino; questo è uno monte che è di verso (*) ponente, e Vacqua che discende Del colle eletto dal beato Ubaldo; questo è uno monte che discende del colle nel quale santo Ubaldo, che fu d’Agobio, fece sua peuitenzia, et è nelle confini del ducato [5] e della Marca, et è di verso levante, et in Agobio è lo corpo suo, Fertile costa; cioè fruttevilo costa, d’alto monte pende; e questa è la costa del monte detto Subaso (*), nel quale è Ascesi; lo qual monte è situato in questo modo (5), che da ponente li viene Tupino, e da levante Agobio, da tramontana Nocea e Gualdo, da mezzo di’ la Puglia; e lo detto monte à una costa molto fruttifera che pende in verso Perugia, et in su questa costa in luogo basso giuso è Ascesi, Unde; cioè dal quale alto monte, Perogia; che è una città posta nella fine di Toscana, e confina col ducato, sente freddo e caldo: imperò che da tramontana li viene lo freddo, e da mezzo di’ li viene lo caldo, e lo monte d’Ascesi è in quello mezzo (6), Da Porta Sole; questa è una parte di Perugia che viene di verso Ascesi, che v’è una porta che si chiama Porta ’l Sole, e di rieto; cioè al detto monte Subaso (7) nel quale è Ascesi di verso mezzo di’, li piange; cioè si duole e lamenta, Per grave iugo; cioè per grave signoria che sostenne, Nocea; questa ene una città di Puglia, la quale era molto gravata da quelli della (1) Cv M. la contemplazione; e però lodando l’uno si lodano amburo: imperocché l’uno ebbe quel che l’altro, sì che F un lodando si loda l’altro, qual (s) C. M. di verso l’oriente, nasce nel terreno di Nocea, e l’acqua [5] Del ducato di Spoleto. E. (.*) C. M. Subaso; nella quale costa è (8) G. M. che da levante li viene Tupino, e da ponente Agobio, (e) C. M. mezzo verso levante, Da Porta (7) C. M. Subaso. nella costa del quale è Ascesi di verso levante, li piange; [v.