Pagina:Istorie dello Stato di Urbino.djvu/63: differenze tra le versioni

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Da questo Monte, dalla parte Settentrionale, pende una falda, che Capiolo s'appella, nella cui cima, trà mezo una pianura, un Lago non men profondo, che limpido, raccolto vedesi, di grandezza mediocre, in cui si generano molti pesci; benche per la freddezza dell'acque sue, al gusto non molto soavi; perloche da pochi pescaori vien molestato. Quivi Francesco Santo hebbe pensiero, ritirato dal Mondo di vivere con gli Angeli; mà illuminato da Dio, cambiò questo col Monte d'Avernia, dove nel suo corpo, di Christo ricevette le Piaghe.<section end="1" />
Da questo Monte, dalla parte Settentrionale, pende una falda, che Capiolo s'appella, nella cui cima, trà mezo una pianura, un Lago non men profondo, che limpido, raccolto vedesi, di grandezza mediocre, in cui si generano molti pesci; benche per la freddezza dell'acque sue, al gusto non molto soavi; perloche da pochi pescaori vien molestato. Quivi Francesco Santo hebbe pensiero, ritirato dal Mondo di vivere con gli Angeli; mà illuminato da Dio, cambiò questo col Monte d'Avernia, dove nel suo corpo, di Christo ricevette le Piaghe.<section end="1" />




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{{Capolettera|A}}lle rive del Fiume Esino, dove dalla parte dell'Oriente de' Senoni si termina il terreno, giace la Iesana pianura, che dalla Roscia alle marine arene, spaleggiata da colli ameni, il sudetto fiume spondegia, che in mezo di essa scorre; & essendo questo di formento, e di biade più d'ogn'altro fecondissimo terreno, vien da {{AutoreCitato|Polibio|Polibio}} per lo più fertile, & abbondante di Europa celebrato: mentre dice tal'essere il triangolo Gallo, di cui questa con tutta la Region de' Senoni essere attesta della base l'estremo; così nel sopracitato Libro scrivendone. ''Huic lateri, quod terminari Alpibus dicimus, & quali trianguli basem intelligimus, à meridiana Regione versus Septentrionem subiacent campi, extrema totius Italiae omnis Europe maximi, atque uberrimi. Horum etiam forma trinagularis est: apicem trianguli facit Apennini, atque Alpium copulatio, non longè à Mari Sardoo supra Marsiliam &c. Latus verò, quod ad meridiem vergit, proficit Apenninus, hic ad tria millia, & sexaginta stadia protenditur. Basigi''<section end="2" />
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24 Dell'Historie de' Galli Senoni.

men freddo, viene ben spesso da quelli visitato, particolarmente con incredibile concorso, il giorno solenne, in cui la Chiesa dell'Assontione al Cielo della medesima Intemerata Vergine, celebra la festa; & in quello in cui ella nacque al Mondo.

Da questo Monte, dalla parte Settentrionale, pende una falda, che Capiolo s'appella, nella cui cima, trà mezo una pianura, un Lago non men profondo, che limpido, raccolto vedesi, di grandezza mediocre, in cui si generano molti pesci; benche per la freddezza dell'acque sue, al gusto non molto soavi; perloche da pochi pescaori vien molestato. Quivi Francesco Santo hebbe pensiero, ritirato dal Mondo di vivere con gli Angeli; mà illuminato da Dio, cambiò questo col Monte d'Avernia, dove nel suo corpo, di Christo ricevette le Piaghe.


CAPITOLO SETTIMO.

De i Piani, e de’ Colli, che nel Paese de’ Senoni situati si trovano, & della loro fecondità, & bellezza.


A

lle rive del Fiume Esino, dove dalla parte dell'Oriente de' Senoni si termina il terreno, giace la Iesana pianura, che dalla Roscia alle marine arene, spaleggiata da colli ameni, il sudetto fiume spondegia, che in mezo di essa scorre; & essendo questo di formento, e di biade più d'ogn'altro fecondissimo terreno, vien da Polibio per lo più fertile, & abbondante di Europa celebrato: mentre dice tal'essere il triangolo Gallo, di cui questa con tutta la Region de' Senoni essere attesta della base l'estremo; così nel sopracitato Libro scrivendone. Huic lateri, quod terminari Alpibus dicimus, & quali trianguli basem intelligimus, à meridiana Regione versus Septentrionem subiacent campi, extrema totius Italiae omnis Europe maximi, atque uberrimi. Horum etiam forma trinagularis est: apicem trianguli facit Apennini, atque Alpium copulatio, non longè à Mari Sardoo supra Marsiliam &c. Latus verò, quod ad meridiem vergit, proficit Apenninus, hic ad tria millia, & sexaginta stadia protenditur. Basigi

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