Pagina:Gli sposi promessi I.djvu/139: differenze tra le versioni

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non tocca a te. Dio solo può finirla, e guai a te se tu ardisci di prevenire il suo giudizio. <ref>''Con riferimento a queste parole di Padre Cristoforo e ad altre che e ad altre che seguono, è scritto, in lapis, a margine'': «Tout cela, et surtout le discours du Capucin est fort beau, et il faut bien se garder d’y toucher. Mais il y a, dans un des chapitres précédents, quelque chose d'analogue a ceci et qui peut ce me semble en affaiblir un peu l’effet. Il faudrait donc voir si ce passage antécédent ne pourrait pas etre
non tocca a te. Dio solo può finirla, e guai a te se tu ardisci di prevenire il suo giudizio. <ref>''Con riferimento a queste parole di Padre Cristoforo e ad altre che seguono, è scritto, in lapis, a margine'': «Tout cela, et surtout le discours du Capucin est fort beau, et il faut bien se garder d’y toucher. Mais il y a, dans un des chapitres précédents, quelque chose d'analogue a ceci et qui peut ce me semble en affaiblir un peu l’effet. Il faudrait donc voir si ce passage antécédent ne pourrait pas etre ou omi, ou traité plus expeditivement, ou enfin de maniere à ce que ce nouvel accès de colère de Ferme et ces nouveaux discours du Capucin ne fassent pas souvenir des precédents.» — </ref>
ou omi, ou traité plus expeditivement, ou enfin de maniere à ce que ce nouvel accès de colèreì de Ferme et ces nouveaux discours du Capucin ne fassent pas souvenir des precédents.» — </ref>


«Nasca quel che può nascere, ad ogni modo la voglio finire. E' di carne finalmente lo scellerato.»
«Nasca quel che può nascere, ad ogni modo la voglio finire. E' di carne finalmente lo scellerato.»
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«Dio! Dio!» disse Agnese. «Voi perdete la testa: non sapete quante braccia egli ha ai suoi comandi? e quand’anche... oh misericordia! contra i poveri c’è sempre la giustizia.»
«Dio! Dio!» disse Agnese. «Voi perdete la testa: non sapete quante braccia egli ha ai suoi comandi? e quand’anche... oh misericordia! contra i poveri c’è sempre la giustizia.»


«Non gli parlate di questo,» interruppe il padre: «egli non se ne cura. Ascoltami Fermo: voglio che tu mi ascolti. Io ti leggo in cuore: io so che il tuo pericolo non ti fa terrore; so che in questo momento l’idea della morte non ti spaventa né per gli altri né per te. Ma ascolta. <ref>[Tu eri per] Tu vivevi nella</ref> Tu eri nella gioja e nella speranza; un uomo <ref>è venu</ref> ti si è parato sulla via, e ti ha gettato nella angoscia e nella miseria: tu credi che tolto di mezzo quest’uomo, ti ritroverai al posto dove tueri prima d’incontrarlo. Povero ingannato! la tua via è cangiata, ti è forza intraprenderne un’altra: guai a te se ti poni in quella dell’omicidio. Poni che
«Non gli parlate di questo,» interruppe il padre: «egli non se ne cura. Ascoltami Fermo: voglio che tu mi ascolti. Io ti leggo in cuore: io so che il tuo pericolo non ti fa terrore; so che in questo momento l’idea della morte non ti spaventa né per gli altri né per te. Ma ascolta. <ref>[Tu eri per] Tu vivevi nella</ref> Tu eri nella gioja e nella speranza; un uomo <ref>è venu</ref> ti si è parato sulla via, e ti ha gettato nella angoscia e nella miseria: tu credi che tolto di mezzo quest’uomo, ti ritroverai al posto dove tu eri prima d’incontrarlo. Povero ingannato! la tua via è cangiata, ti è forza intraprenderne un’altra: guai a te se ti poni in quella dell’omicidio. Poni che <ref>[coll] questo tu possa</ref> tutto ti riesca a tuo grado: ebbene! che avrai tu fatto? l’odio è dolce ora al tuo cuore : ma sai tu... sai...» e cosi dicendo prese la mano di Fermo e la strinse a segno di dargli dolore... «sai come si volge il cuore dell'uomo che ha versato il sangue? Ve n'ha <ref>di quelli</ref> che rimangono quelli di prima; ma tu non sei uno di loro: guai a te! son reprobi. Io ho perduto degli amici cari, ben cari... ma se Dio mi concedesse di poter far rivivere un uomo, credi tu ch’io sceglierei uno di essi? <ref>[Povero] Quell</ref> Quegli ch’io vorrei poter risuscitare col mio sangue è un uomo <ref>che i</ref> a cui io non aveva mai fatto il torto più leggiero: e che mi ha insultato. Poni che tutto ti riesca, poni che non vi sia giustizia, che tu sposi tranquillamente... che
<ref>[coll] questo tu possa</ref> tutto ti riesca a tuo grado: ebbene! che avrai tu fatto? l’odio è dolce ora al tuo cuore : ma sai tu... sai...» e cosi dicendo prese la mano di Fermo e la strinse a segno di dargli dolore... «sai tu
come si volge il cuore dell'uomo che ha versato il sangue? Ve n'ha <ref>di quelli</ref> che rimangono quelli di prima; ma tu non sei uno di loro: guai a te! son reprobi. Io ho perduto degli amici cari, ben cari... ma se Dio mi concedesse di poter far rivivere un uomo, credi tu ch’io sceglierei uno di essi? <ref>[Povero] Quell</ref> Quegli ch’io vorrei poter risuscitare col mio sangue è un uomo <ref>che i</ref> a cui io non aveva mai fatto il torto più leggiero: e che mi ha insultato. Poni che tutto ti riesca, poni che non vi sia giustizia, che tu sposi tranquillamente... che

Versione delle 18:11, 9 ott 2020

120 gli sposi promessi - tomo i

non tocca a te. Dio solo può finirla, e guai a te se tu ardisci di prevenire il suo giudizio. 1

«Nasca quel che può nascere, ad ogni modo la voglio finire. E' di carne finalmente lo scellerato.»

«Fermo, in nome di Dio,» disse Lucia.

«Dio! Dio!» disse Agnese. «Voi perdete la testa: non sapete quante braccia egli ha ai suoi comandi? e quand’anche... oh misericordia! contra i poveri c’è sempre la giustizia.»

«Non gli parlate di questo,» interruppe il padre: «egli non se ne cura. Ascoltami Fermo: voglio che tu mi ascolti. Io ti leggo in cuore: io so che il tuo pericolo non ti fa terrore; so che in questo momento l’idea della morte non ti spaventa né per gli altri né per te. Ma ascolta. 2 Tu eri nella gioja e nella speranza; un uomo 3 ti si è parato sulla via, e ti ha gettato nella angoscia e nella miseria: tu credi che tolto di mezzo quest’uomo, ti ritroverai al posto dove tu eri prima d’incontrarlo. Povero ingannato! la tua via è cangiata, ti è forza intraprenderne un’altra: guai a te se ti poni in quella dell’omicidio. Poni che 4 tutto ti riesca a tuo grado: ebbene! che avrai tu fatto? l’odio è dolce ora al tuo cuore : ma sai tu... sai...» e cosi dicendo prese la mano di Fermo e la strinse a segno di dargli dolore... «sai come si volge il cuore dell'uomo che ha versato il sangue? Ve n'ha 5 che rimangono quelli di prima; ma tu non sei uno di loro: guai a te! son reprobi. Io ho perduto degli amici cari, ben cari... ma se Dio mi concedesse di poter far rivivere un uomo, credi tu ch’io sceglierei uno di essi? 6 Quegli ch’io vorrei poter risuscitare col mio sangue è un uomo 7 a cui io non aveva mai fatto il torto più leggiero: e che mi ha insultato. Poni che tutto ti riesca, poni che non vi sia giustizia, che tu sposi tranquillamente... che

  1. Con riferimento a queste parole di Padre Cristoforo e ad altre che seguono, è scritto, in lapis, a margine: «Tout cela, et surtout le discours du Capucin est fort beau, et il faut bien se garder d’y toucher. Mais il y a, dans un des chapitres précédents, quelque chose d'analogue a ceci et qui peut ce me semble en affaiblir un peu l’effet. Il faudrait donc voir si ce passage antécédent ne pourrait pas etre ou omi, ou traité plus expeditivement, ou enfin de maniere à ce que ce nouvel accès de colère de Ferme et ces nouveaux discours du Capucin ne fassent pas souvenir des precédents.» —
  2. [Tu eri per] Tu vivevi nella
  3. è venu
  4. [coll] questo tu possa
  5. di quelli
  6. [Povero] Quell
  7. che i