Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3446: differenze tra le versioni
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Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/Intestazione
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[p. 399 modifica]o si dilegui o si soddisfaccia, e del come, e che al mondo non v’ha cosa veramente amabile; e di quanto sia facile ottenere ogni cosa ch’ei brama da quegli oggetti ch’ei stima inaccessibili ec. ec.
Del resto, generalizzando, è da osservare che il primo concepimento d’un desiderio vivissimo di cosa difficile a ottenere, il qual concepimento non ha piú luogo se non se ne’ fanciulli e nella prima gioventú, è sempre accompagnato da spavento, e ciò si spiega colle cagioni sopraddette. Massime se la cosa è o pare impossibile ad ottenere; l’uno e l’altro de’ quali casi è ben frequente nelle suddette età. Alle quali, per queste ragioni, i desiderii come son penosissimi nella lor durata e nel loro corso, cosí riescono spaventosi nella lor nascita (e piú quel d’amore ch’è piú penoso, perché piú forte; massime negl’inesperti). E si dice per ischerzo, ma non senza ragione di verità, che bisogna soddisfare ai desiderii de’ fanciulli per non trovargli morti dietro alle porte (16 settembre 1823).
* Fermezza di carattere e facoltà di generalizzare formano quelli che si chiamano uomini superiori: essi sanno pensare e sanno operare:
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