Pagina:Rivista di Scienza - Vol. I.djvu/376: differenze tra le versioni

Da Wikisource.
AuBot (discussione | contributi)
m Bot: Sostituzione automatica (- ili + di)
AuBot (discussione | contributi)
m Bot: Sostituzione automatica (-1111 +un)
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 40: Riga 40:
tica, cosi da lasciare in chi legge la massima incertezza. Cosi si
tica, cosi da lasciare in chi legge la massima incertezza. Cosi si
trovano descritti composti la cui esistenza reale appare più che
trovano descritti composti la cui esistenza reale appare più che
dubbiosa e per molti dei quali già 1111 esame attento dei lavori
dubbiosa e per molti dei quali già un esame attento dei lavori
sperimentali relativi (per lo più assai antichi) avrebbe persuaso
sperimentali relativi (per lo più assai antichi) avrebbe persuaso
a cancellarli dal novero delle sostanze definite.
a cancellarli dal novero delle sostanze definite.

Versione delle 01:58, 8 dic 2010

mie» fisiologie«, lui ora ritenuto necessario di premettere alla trattazione speciale della fisiologia un grosso volume (die contenga l’esposizione delle teorie cbimieo-ftaiche. L’idea in sò sembra a prima vista assai discutibile, poiché a questa stregua si dovrebbe ugualmente premettere la trattazione di tutte quelle scienze gene- rali la cui conoscenza è necessaria per lo studio della fisiologia; dal punto di vista pratico, perii, l’idea può essere approvata, poiché si tratta di teorie nuove, che i fisiologi della vecchia scuola non sono ancora avvezzi a considerare come parte del bagaglio di cognizioni necessarie agli studiosi delle discipline biologiche e deve riuscire utile il porle loro sott’occhio più direttamente ed il facilitarne loro lo studio e la comprensione.

Quanto ai (lettagli della trattazione, essa appare sempre chiara ed esatta; sulla distribuzione della materia si potrebbero fare obbie- zioni, ma l’A. stesso «lice di non avere cercato di dare una dispo- sizione sistematica. Sia permesso di fare un angnrio c cioè che gli autori medici italiani smettano di usare il metodo attuale usato anche di questo libro per le citazioni bibliografiche. Il porre queste nltimc alla fine del capitolo senza indicarle nel punto a cui precisamente si riferiscono, saril comodo por l’autore, ma rende particolarmente difficile agli studiosi clic vogliano addentrarsi nell’esame dei lavori originali, la ricerca dei medesimi.

(’himica inorganica.

Era generalmente sentito il bisogno di un trattato veramente completo e moderno che rappresentasse per questa disciplina ciò che è per la chimica organica il BEILSTEIN; un trattato cioè in cui fossero descritti in modo esauriente tutti i composti inorga- nici, le loro proprietà fisiche e chimiche, i metodi di preparazione e le principali trasformazioni. E noto ir tutti i chimici quanto siano manchevoli a questo riguardo i maggiori trattati esistenti, anche quelli clic per la data della loro pnbblicazione dovrebbero essere moderni. Ciò clic sopratutto manca iu essi è una critica esauriente e severa del materiale sperimentale, che rimonta talora a molti anni addietro. Infatti anche nei più moderni di tali libri, conio nel Danimer ed in altri, si trovano riportati l’uno accanto all’altro dati afflitto contradditori, senza la minima cri- tica, cosi da lasciare in chi legge la massima incertezza. Cosi si trovano descritti composti la cui esistenza reale appare più che dubbiosa e per molti dei quali già un esame attento dei lavori sperimentali relativi (per lo più assai antichi) avrebbe persuaso a cancellarli dal novero delle sostanze definite.