A l'aura il crin ch'a l'auro il pregio ha tolto

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Giovan Battista Marino

XVII secolo Indice:Marino Poesie varie (1913).djvu Letteratura IV. Le chiome sparse al sole Intestazione 20 settembre 2020 100% Da definire

Da duo candidi margini diviso Sovra basi d'argento in conca d'oro
Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/I sonetti amorosi


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iv

le chiome sparse al sole

     A l’aura il crin ch’a l’auro il pregio ha tolto,
sorgendo il mio bel Sol del suo oriente,
per doppiar forse luce al dí nascente,
da’ suoi biondi volumi avea disciolto.
     Parte, scherzando in ricco nembo e folto,
piovea sovra i begli omeri cadente,
parte con globi d’òr sen gía serpente
tra’ fiori, or del bel seno or del bel volto.
     Amor vid’io, che fra’ lucenti rami
de l’aurea selva sua, pur come sòle,
tendea mille al mio cor lacciuoli ed ami;
     e, nel Sol de le luci uniche e sole,
intento, e preso dagli aurati stami,
volgersi quasi un girasole il Sole!