Adiecta (1905)/I/XXIV

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Fidentiana

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FIDENTIANA

I.


     Se contingesse mai che da ’l Pontifice
fussi Episcopo facto in Concistorio,
dormiterei pedendo in faldistorio,
4potato et pasto abunde et honorifice;

     inde, concusso, erigerei mirifice
le Spezie di Jesù ne l’Ostensorio
et quidem la Sequenza e ’l Responsorio
8pulcre concinnerei come un artifice.

     De l’util Fede il sacro sancto semine
infunderei così cum diligentia
11parum ne’ maschi et valde ne le femine;

     sed heu! che non son io quella Excellentia
che preme il throno cun le cluni gemine
14et li psalmi di Dio cane in Faventia!




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II.


     Cane ducendo le capelle al pabulo
per lo itinere sacro et infallibile,
sì che, flexo, il propinquo hirco terribile
4non quate più le corna e ’l tintinnabulo.

     Mite cum Beniamin come cum Zabulo,
la dulcedine Sua pare impossibile;
ma ne ’l prelio di Dio, mile invincibile,
8co ’l solo aspecto fa spavento a ’l Diabulo

     Sed mox, alfin la Sua Mansuetudine
il petaso vedrà d’Eminentissimo
11evadendo di poi Beatitudine....

     Ehu, tunc, Te quaeso, Pastor mio sanctissimo,
cedimi el pallio tuo per gratitudine
14et San Jovese havrà culto dignissimo!!