Bergamo e sue valli, Brescia e sue valli, Lago d'Iseo, Valcamonica/IX

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Lago d’Iseo

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CAPITOLO IX.


LAGO D’ISEO




1. LAGO D’ISEO.

Il Lago d’Iseo, lacus Sebinus (185 m.) è lungo 28 km., largo da 2 a 5 km. e profondo in certi punti fino a 250 metri. È circondato da rive lussureggianti di verzura che contrastano colle cime bianche dei monti che gli fanno di sfondo al N.; il Monte Adamello ed i ghiacciai di Salarno e di Adamè.

Il Lago d’Iseo è formato dal fiume Oglio che scende dalla valle Camonica (v. cap. X) e sbocca nel lago fra Pisogne e Lovere.

In mezzo al lago un’isola di 3 km. circa si specchia nelle limpide acque coi villaggi di Peschiera e di Siviano e il monte d’Isola (599 m.; v. più avanti). A N. e a S. di questa, altri due isolotti: il Loreto e il S. Paolo.



Isola Loreto.



Isola S. Paolo


Isola S. Paolo.

Cinque piroscafi: il Commercio, il Lovere, il Sebino, il Nettuno ed il Tonale appartenenti alla Società Loverese di Navigazione con sede in Lovere riuniscono con frequenti corse le diverse località del lago, che è pur solcato da più di 300 barche fra grandi e piccole.

a). Riva Orientale.

Sarnico, riunito con un ponte a Paratico, stazione della linea ferroviaria da Bergamo e Brescia (v. capitolo I-6), ed a Trescore e Bergamo (2 ore 1/2) per una tramvia a vapore, (v. cap. II-5).

Sarnico (2000 ab.) possiede diverse filande a vapore.

Nell’interno del paese vedonsi gli avanzi di un forte demolito nel 1521 dagli Svizzeri di Massimiliano.

La parrochiale possiede alcuni buoni dipinti.

Dietro al paese trovansi le cave della rinomata pietra di Sarnico.

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Gite ed Escursioni:

al Castello di Montecchio, (1/2 ora) seguendo la provinciale fino a Credaro o la via lungo l’Oglio, situato sopra un colle completamente isolato. Già Castello dei Caleppio, divenne per qualche tempo convento dei Serviti ed ora è una magnifica villa appartenente al signor Crespi. Splendido è il panorama che di là si gode.

Ad Adrara (1 ora 1/2) per la provinciale o seguendo, dopo il cimitero, la strada che per un ponticello, sovrapassa il Guerra. Bella chiesa con buoni dipinti. Da Adrara si può proseguire fino alla Chiesa di S. Fermo situata sul Colle di Adrara.

Al Santuario di S. Giovanni dalle Formiche, già monastero, ora villa Orgneri. Bel panorama.

Predore, che si può anche raggiungere da Sarnico seguendo la carrozzabile che costeggia la riva del lago.

Predore è situato parte sulla riva del lago e parte sulla collina. Il suo clima è raccomandabile d’inverno e d’autunno.

Sopra una punta che si spinge nel lago sorge, fra una torre dimezzata dall’alto in basso ed un’altra rimodernata, la bella villa Noli.


Predore


Predore.

Passeggiate ed Escursioni:

Al Santuario di S. Gregorio, sopra una roccia.

Ai borai, boschi d’ulivi in riva al lago, luogo veramente pittoresco.

A Clusane (ab. 800 circa) prov. di Brescia sulla sponda opposta del lago ove vedonsi gli avanzi del castello del Carmagnola.

Da Predore a Iseo, in piroscafo 15 minuti, in barca 45.

A 4 km. più avanti, seguendo la carrozzabile verso Tavernola, si trova il

Pozzo glaciale di Tavernola che ora, grazie alla liberalità dell’avv. G. B. Milesi di Lovere, si può osservare nella sua forma primitiva.

Venti minuti più avanti (11 km. 1/2 da Sarnico) arrivasi a

Tavernola (1000 ab.) che è un insieme di case civili e di torri, avanzi del castello che nel medioevo comprendeva quasi tutto il paese.

Nella frazione di Cambianica, a 15 minuti sopra il paese, trovasi una chiesetta abbandonata di stile lombardo del secolo XIII.

Passeggiate ed Escursioni:

Al Ponte del Diavolo. (1/2 ora di salita), passando per Cambianica e tornando per Bianica e Chiesa di S. Pietro. Orrido pittoresco dal ponte sopra la valle. Dopo il ponte prendendo a destra si giunge in pochi minuti al Santuario di Cortinica.

A Vigolo, (m. 616 1 ora e 1/4) ― Avanzi di torri ― Nella parrocchiale la Deposizione di Cristo, del Cavagna.

Attraversata (1 ora 1/2) la valle, in 30 min. si sale al Colli donde si ha un vasto panorama della Valcamonica, Cavallina, del bacino del lago e della pianura fino a Milano.

Al monte Bronzone, passando per il colle del Giogo e la Rola.

A Parzanica (m. 741) da Vigolo o da Pontirone, frazione posta in riva al lago. Bella vista dalla chiesetta della Trinità.

[p. 89 modifica]Riva di Solto (600 ab.). Il clima è mitissimo ed estesissima è la coltivazione dell’ulivo.

Passeggiate ed escursioni:

A Solto (ab. 930; 1/2 di salita), passando per Zorzino (abit. 350). La strada ha sempre avanti lo spettacolo del lago. Avanzi di torri ricordano l’antica importanza feudale di Solto, e parecchie ville moderne lo mostrano come luogo favorito per il soggiorno. La chiesa plebana ha buone pitture e bellissimi intagli nella cassa dell’organo del migliore dei Fantoni di Rovetta.

Da Solto in pochi minuti si sale a Esmate (ab. 403), donde per una stradetta si scende per il monticello Cereto, a Poltragno, sulla via Castro-Lovere. Da Esmate si sale alla cima dove è il Santuario di S. Defendente.

Da Solto ai laghi Gaiano e di Endine (Valcavallina): amena passeggiata quasi piana che mette sulla nazionale Bergamo-Lovere.

Da Solto a Fonteno strada carrozzabile (1/2 ora) attraverso un Castagneto.

Fonteno, (ab. 500) è l’ultimo comune della valletta omonima in amena posizione in mezzo a praterie. Il Colletto (m. 1438) è il centro da cui si diramano comode gite su quei pascoli; in mezz’ora si giunge a S. Fermo (v. Sarnico), convegno di turisti, cacciatori, villeggianti dai vicini paesi di Adrara, Grone, e dalle città. Sono sempre i cosidetti Colli, a cui si giunge da Sarnico, da Tavernola, da Riva e dalla Valcavallina.

Castro (550 ab.; latino Castrum), sempre sulla sponda O., giace sul fianco della penisola formata dal torrente Tinasso.

All’estremità N. del lago trovasi

Lovere (3000 ab.) in bellissima posizione, centro industriale e commerciale.

Ruderi di mura e di torri, sopra una delle quali fu edificata la parrocchiale, ricordano le sue vicende medioevali.



LOVERE.


Bella la chiesa di

S. Maria in Valvendra che data dal 1473 e fu più volte restaurata.

Nell’interno affreschi di F. Ferramola sulle arcate della navata maggiore; del Moretto all’organo; e d’Andrea da Manerbio, nella cappella dello Sposalizio ove vedesi pure un quadro della vecchia scuola milanese.

All’esterno dell’organo, quadro di Ferramola, all’interno del Romanino ed altro del Morone all’altare maggiore.

La chiesa di S. Giorgio fu costruita nel 1655 ed ampliata nel 1878.

Il palazzo Tadini, grande ed imponente, possiede molti quadri antichi ed una collezione geologica.

A citarsi: N. 18. Ritratto d’uomo, del Tintoretto; 78. altro del Tiziano; 119. S. Guglielmo e 127. S. Francesco del Brusasorzi; 125. Vergine di P. Veronese; 307. Vergine e santi del Bordone; 386. Cristo morto del Giorgione. Vedonsi pure diverse sculture del Benzoni e del Canova.

Passeggiate ed escursioni:

Alla Costa di Volpino: sono sei gruppi di case: Corti con avanzi di costruzioni antiche e la villa Branzolini; Branico, [p. 91 modifica]Qualino, Fiaccanico e Ceretello (800 m.) — Volpino, il centro principale si trova di fianco a Corti continuando la strada piana, che era l’antica da Lovere per Valle camonica. Dopo il cimitero si vede l’ex-villa Montague. Alle frazioni alte si va più comodamente per la strada che parte dall’Asilo infantile di Lovere.

Da Ceretello si può raggiungere l’Altipiano di Bossico e di qui oppure passando per le malghe di Ramello, Ramellino, Valmezzana, Valzelli e Varè, sempre all’altezza di circa mille metri raggiungere il Giogo di Castione della Presolana, e scendere in Val di Scalve.

Alla Ferriera Gregorini e a Castro (km. 2) — alla punta di Castro — In lieve salita al Convento dei Cappuccini sul colle di S. Maurizio: presso il convento nuovo, cappella con dipinti del sec. XV. avanzo del monastero antico — proseguendo si trova Sellere e poi Sovere, (2000 ab.) paese bello e ricco d’industrie.

A Sovere, (1 ora) per la scorciatoia dei frati, oppure per la via che sale sul magnifico orrido del Tinazzo, passando per Poltragno (v. Riva) e per Pianico.

A Clusone lungo la valle del Borlezza buon soggiorno estivo, alla valle Seriana e alle Cascate del Serio, forse le più alte di Europa (v. cap. II).

All’altipiano di Bossico, (m. 850), si va per parecchie vie. È un vero incanto di bellezze naturali e di vedute.

Alla Valle Camonica (v. cap. X).

b). Riva Orientale.

Iseo (3000 ab.) all’estremo limite S. del lago, cui ha data il nome, e, riunita da una ferrovia a Brescia (1 ora) e di una tramvia a Rovato e Milano (2 ore 30). È così chiamata da un tempio d’Iside, e giace in posizione favorevolissima per il commercio.

Bella è la passeggiata lungo la riva situata al prato dei Frati.

La via detta della Regina pare ricordi un passaggio di Teodolinda.

Le fortificazioni devono essere antichissime, perchè si ricorda che nel 909 la rocca fu restaurata per timore degli Ungheri. Nel 1162 Iseo fu incendiato dal Barbarossa. Nel 1300 Giacomo Oldofredi cinse il borgo di mura, della cui porta principale restano tracce dal lato della fossa in proprietà Vacchelli, come resta lo stemma impostovi 30 anni dopo da Mastino della Scala, che fece pure restaurare il castello tuttora esistente (Via Mirolte). Altre tracce di quelle mura si vedono all’estremità del vicolo Cerca.

La Chiesa plebana fu ricostruita nel XIII s. e non conserva d’antico che la facciata, col campanile a cono ed eretto da Giacomo Oldofredi il cui mausoleo vedesi di fianco.



Iseo — Mausoleo Oldofredi.




Iseo — Panorama.


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L’interno è recente: gli affreschi della callotta e della cupola sono del Teosa e gli altri dell’Inganni. Possiede due tele: S. Michele dell’Hayer e S. Pietro del Diotti. La statua di S. Virgilio è del Franceschetti.

Passeggiate ed escursioni:

a Pilzone, lungo la riviera, piccolo comune dove sono le cave per la calce di Palazzolo.

Alla Buca del Quai, (1/2 ora) caverna ossifera interessantissima: il tratto ora accessibile è di circa 200 metri nell’interno del monte. È presso la frazione di Covelo. Sopra la buca si vedono avanzi d’un fortilizio.

A Clusane (45 minuti, v. Predore), ed a Timoline (40 minuti), passando per la frazione di Creminiane.

A Provaglio d’Iseo (ab. 1420), staz. ferroviaria, a piedi 3/4 d’ora. Chiesa e antico convento detto il Monastero. Sulla via per Provaglio al casello della polvere si stacca a sinistra una stradetta che porta alla Madonna del Corno (426 m.s.m.) e di là si può scendere a Provaglio e tornare a Iseo per la provinciale o in ferrovia.

Belle sono pure le passeggiate per il monte d’Iseo: Invino è il luogo più bello del monte. Lungo la cresta sono distese parecchie uccellande. Proseguendo, la strada continua per Polaveno, e di là scende al ponte Zanano presso Gardone in Valtrompia. La escursione Iseo-Polaveno-Valtrompia-Brescia-Iseo è delle più raccomandabili.

Sulzano (900 ab.) in una delle migliori posizioni e più ricercate dai villeggianti.



Sulzano e Peschiera.

Passeggiate ed escursioni:

Alla Sorgente di S. Caterina, ove si giunge in pochi minuti per correndo una valletta ombreggiata.

Al Santuario di S. Fermo (da non confondersi con quello dei Colli; 20 min. di salita) posizione dominante quasi tutto il lago, dal Bogn di Riva fino a Iseo e Sarnico con 12 e più paesi.

Alla cascata dei Petoi, presso S. Fermo; è alta circa 15 metri e cade fra dirupi che formano un orrido stupendo; è visitata di preferenza nelle ore calde della giornata.

A Tassano e Martignago, donde si può proseguire fino alle stazioni di Sale.

A cavaliere d’un colle, tra la vallata del Sebino e la Val Trompia spicca il Santuario di S. Maria a cui si giunge in circa due ore passando per l’altipiano di Nestitino. Da S. Maria si scende a Gardone di Val Trompia, e si può tornare a Sulzano col tram Gardone-Brescia, ferrovia Brescia-Iseo, piroscafo Iseo-Sulzano.

Monte Isola. Ha sette km. di circuito, e la sua cima occupata dal Santuario della Madonna della Seggiola si raggiunge in meno d’un’ora. Di là si gode forse il più bel colpo d’occhio di tutto il lago.

Peschiera Maraglio, uno dei due comuni dell’Isola conta 282 abitanti, quasi tutti pescatori.

Passeggiate ed escursioni:

Da Peschiera a Sensole. È un sentiero che serpeggia fra gli ulivi lungo il lembo meridionale dell’isola.

Salendo da Sensole per una strada mulattiera si giunge in pochi minuti a Minzino frazione di Siviano, dove, con alcuni soldi di mancia, un contadino vi porta un ordigno per dare la scalata alla

Rocca Martinengo. Il maschio rotondo in mezzo è più antico, le mura intorno e le aperture sono dell’epoca spagnola; sull’arco [p. 95 modifica]della porta, in pietra di Sarnico, è scritto il motto Ex-alto. L’interno è un cortile alto e alcune stanze sotterranee, colle volte ben conservate; le stanze superiori sono rovinate. Il promontorio su cui sorge la Rocca è chiamato la puta (punta) de herr.

Proseguendo da Minzino per una stradetta sempre piana si trova la villa Bonardi e poi

Siviano, la capitale dell’Isola (1000 ab.) con avanzi di torri. Bel campanile merlato. La popolazione vive di agricoltura e dell’industria delle reti.

Proseguendo per la strada lungo il declivio settentrionale si fa capo alla frazione di Carzano di fronte a Sale.

Da Carzano e dal porto di Siviano (15 minuti) si può in barca visitare lo scoglio di Loreto coi ruderi dell’antico convento.

Sale Marasino (2000 ab.) paese industriale. Bella la chiesa con doppia gradinata. L’interno ha quadri ed ornati di stile barocco.

Passeggiate ed escursioni:

Alla Chiesa di Gaudiziano, (1/2 ora); alla Chiesa di S. Pietro in Vinculis, posta su quel di Marone, sopra uno sperone del monte Percaprello, 1/2 ora; entrambe consigliabili per bellissimi punti di vista e per amenità di ombre sotto piante secolari.

In barca: All’isolino di Loreto (20 minuti); a Carzano sul Montisola (10 minuti). Per gli Alpinisti salita al Rotondone (m. 1040); passando per la Forcella di Sale si può salire al Guglielmo (m. 1950). Dai monti di Sale si può scendere nella Val Trompia.

Marone (1420 ab.) frequentato dai villeggianti in autunno, molto industriale e fra i più cospicui della riviera.

Nella parrocchiale havvi: il Redendore che credesi del Morone ed il Sacrificio d’Abramo, rilievo in marmo del Calegari (1744).



Strada fra Vello e Marone.




Sale Marasino.


Passeggiate ed Escursioni:

A Marone cominciano le Gallerie della strada per Valcamonica; passeggiata singolare attraverso le rocce fino a Vello (ab. circa 250).

Proseguendo si entra di nuovo in Gallerie e si attraversa, sempre costeggiando il lago, il tratto della Corna dei Trentapassi per giungere a Toline, frazione di Pisogne.

Da Marone a Zone commoda strada mulattiera; la scorciatoia lungo i molini è più erta, ma più amena.

A Cislano chiesa antica di S. Giorgio con affreschi rappresentanti la leggenda del Santo (un’ora); comincia l’altipiano di Zone. In 30 minuti si arriva a

Zone, in dialetto Su, (700 ab.) diviso in tre frazioni o terre in una conca elittica alle pendici del Guglielmo e della Corna dei Trentapassi.

È degno d’esser visto, un Sepolcro di Cristo con parecchie figure in legno di grandezza naturale, opera d’un Fantoni.

Una bella strada mette al valico della Croce (918 m.) di dove si ha una splendida vista della parte superiore del lago, della Val Cavallina col lago d’Endine, della Val Seriana coll’altipiano di Clusone e, salendo un poco, della Valcamonica fino all’Adamello.

Pisogne (4600 ab.) il più grosse comune della valle tanto per popolazione che per industrie.

[p. 96 modifica]L’antica Pieve di Pisogne è S. Maria denominata in silvis. Fu ricostrutta nel 1415 e la facciata, con stipiti di pietra simona, fu dipinta verso la fine di quel secolo. Ha un gran quadro rappresentante l’Assunta del Gandino: pietre preziose nel tabernacolo.

Della nuova parrocchiale, tempio maestoso d’ordine corinzio, fra i più vasti della diocesi, fu posto la prima pietra nel 1769, sopra disegno del bresciano Marchetti. Bassirilievi in istucco del Sirena — affresco della medaglia, sopra il presbiterio, di Santo Cattaneo — nel medaglione centrale dipinse il Campi — altri affreschi del Sala, dello Zeni, del Poggi. — Tela del Guadagnini, il transito di S. Giuseppe — Organo del bergamasco Serassi con 46 registri.

Passeggiate ed Escursioni:

A Govine (10 minuti) fucine e forni, bellissima cascata.

All’Ospedale (10 min.) ex convento degli Agostiniani; interessantissima la chiesa per gli affreschi del Romanino e della sua scuola nell’interno: la danza macabra di fuori, attribuita al Borgognone, è quasi distrutta.

A Toline, (1/2 ora) belle vallette ombreggiate da castagni. Proseguendo verso Marone la via è quasi tutta ai piedi d’un’altra roccia, forata dalle Gallerie, e gode la bella vista della riviera opposta, aperta verso le valli Seriana e Cavallina.

Salendo a mattina per una strada dapprima quasi carrozzabile, si giunge alla biforcazione di due strade che conducono entrambe alla frazione di Grignache (ore 1 1/2); quella di destra passa alla frazione di Pontasio e quella di sinistra mette alla corna di Prevento. Di qui la strada si divide di nuovo in due, la sinistra conduce a Fraine, luogo frequentato per la cura climatica — la destra passando per Siniga mette a Grignache (m. 909) splendido colpo d’occhio.

Di qui con un’ora di cammino si raggiunge Passabocche (m. 1280) cascina con vasti prati. Di qui, alle vette del Guglielmo (m. 1950) circa due ore; dalle vette all’Osteria Refugio 10 minuti. Da Passabocche passando il colle di S. Zeno (m. 1426) si può scendere in Valtrompia.

Commode sono le gite a Sonvico, a Solato, a Gratacasolo. Da Pisogne a Fraine due ore di cammino. Al Monte Guina, a Zone per il passo della Croce. Alla Valle Camonica (v. cap. X).