Bollettino delle leggi e disposizioni della Repubblica Romana/Bollettino N. 50

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Bollettino N. 50

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REPUBBLICA ROMANA


BOLLETTINO DELLE LEGGI


N. 50.

EDIZIONE OFFICIALE


475 Ordinanza del Ministro della guerra per cui si costituisce un corpo col nome di legione romana - pag. 179.

476 Proclama della Commissione delle barricate al Popolo sull'indirizzo di Oudinot, e le risposte a lui date — pag. 180.

477 Indirizzo del Triumvirato alla Guardia Nazionale perchè cedano ai difensori della patria i fucili a percussione - pag. 181.

478 La Commissione delle barricate avvisa che trasporta l'ufficio al palazzo Farnese, ove è stabilita una fucina per accomodare gratis i fucili del Popolo — pag. 182.

479 Avviso del Ministro della guerra a tutti i possessori di fucile a stutzen di presentarsi al capo dello stato maggiore del generale Garibaldi - pag. 183.

480 Decreto del Triumvirato per la emissione di boni della Repubblica per quattro milioni di scudi romani — pag. 184.

481 Ordinanza del Triumvirato per una proroga ulteriore ai debitori di cambiali - pag. 135.

482 Bollettino dei giorni 14 e 15 giugno, e sua appendice — pag. 186.

483 Ordine del giorno del Ministro della guerra dichiarante che il colonnello Luigi Amadei non è responsabile d'alcun reato — pag. 189.

484 Notificazione del Ministro delle Finanze sul pagamento delle rendite consolidate - pag. 190.



Roma 1849.- Tipografia Nazionale.


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REPUBBLICA ROMANA


MINISTERO DI GUERRA E MARINA

Vista la domanda dell’Assemblea Costituente, udito il parere del Triumvirato della Repubbli.ca Romana;

Ferma rimanendo l’ordinanza del 30 Maggio in cui si dichiarava sciolta la Legione Romana;

Il Ministro della Guerra e Marina

Ordina; Il nuovo Corpo di Milizia, che si comporrà degli individui appartenenti alla disciolta Legione, si nominerà col glorioso titolo di Legione Romana.

La capitolazione dei Militi già ascritti alla Legione non durerà, salvo rinnuovamento consentito, che un anno solo.

Roma 15 Giugno 1849.

Per il Ministro di guerra
M: Montecchi

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COMMISSIONE DELLE BARRICATE


POPOLO!

Ai nuovi dispacci del Generale Oudinot, l’Assemblea, il Triumvirato, il Generale della Guardia Nazionale Sturbinetti, e il Generale in Capo Roselli, hanno ripetuta l’antica risposta: Roma non commette villà; bombardate.

Popolo! a quest’ora la tua Roma è battezzata Capitale d’Italia. — Era la Profezia di Napoleone, e suo nipote la compie degnamente.

Per salvarla questa Capitale d’Italia noi ardemmo ed atterraremo lietamente le Ville e le Delizie suburbane; or bene non assisteremo noi imperturbati alle meno grandiose rovine di quel le cristianissime Bombe? Che tali sono a nomarsi dopo, visto e toccato, questa notte, il Suggello Papale sul tavolo di Oudinot al suo Quartier Generale a Villa Santucci; non già a Villa Pamfili, da dove, forse strategicamente, egli volle datare gli ultimi dispacci. Una menzogna di più. —

I molti che hanno coraggio e voglia d’uccider nemici stiano pronti al fucile. Ma, per carità, non siano impazienti; attendino vicinissimo il nemico, e il colpo allora impedirà la fuga. Aperta la breccia, lasciamolo salire ben folto allo spalio. E poi faccia ognuno il dover suo. La mitraglia, lo schioppo, e la picca.

[p. 181 modifica]I pochissimi che hanno paura si nascondino, e lacciano - ajuteranno dopo a plaudire la vittoria.

La mattina del 13 Giugno.

I Rappresentanti del Popolo


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REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

MILITI DELLA GUARDIA NAZIONALE

Le necessità della guerra richiedono pei vostri fratelli dell’esercito l’uso dei fucili a percussione: alle necessità della difesa interna e dell’ordine può soddisfarsi coi fucili a silice; il cambio quindi degli uni cogli altri, ogni qual volta i fucili a percussione si trovino in mano ad uomini devoti specialmente alla seconda missione, è naturale conseguenza e parte di buon cittadino.

Collo zelo d’affetto patrio che vi distingue, voi avete pensato a questo. E molti fra voi hanno fatto offerta spontanea dell’armi loro a vece dei fucili a pietra, usati anch’oggi da parte dei combattenti.

[p. 182 modifica]La patria accetta riconoscente la vostra offerta. Altri fra i vostri compagni imiti l’esempio; e la causa Nazionale avrà debito d’un altro beneficio aggiunto ai tanti che la vostra Milizia ha prestati.

I volenterosi depongano senza indugio i loro fucili nei rispettivi Quartieri: avranno immediato il cambio in fucili a pietra.

Un’intento; una mente; un sol core e un sol braccio. Spettacolo nuovo all’Europa, Roma s’è fatta in questi ultimi tempi, mercè vostra e dei vostri fratelli, vivo simbolo d’unità, incarnazione d’un pensiero di fratellanza che diverrà vangelo all’Italia. Compite l’opera. Con voi, militi della Guardia, basta il dirlo per ottenerlo.

Dato dalla residenza del Triumvirato

Roma 14 Giugno 1849.

I Triumviri



(478)

COMMISSIONE DELLE BARRICATE


POPOLO!

Per essere in maggiore prossimità al punto più attaccato, l’ufficio della Commissione delle Barricate è trasportato dal Palazzo Borromeo al Palazzo Farnese.

[p. 183 modifica]In questo Palazzo è pure stabilita una Fucina per accomodare gratis i fucili del Popolo. Basterà per questo che il proprietario del fucile da riparare si presenti con un biglietto del Deputato o del Capo popolo del rispettivo Rione.

Mano mano che crescerà il lavoro, si accetteranno nella fucina gli operaj che si offriranno.

Roma 18 Giugno 1849.

I Rappresentanti del Popolo


(479)

REPUBBLICA ROMANA


MINISTERO DI GUERRA E MARINA

Tutti i possessori di un fucile a Stutzen, o di una Carabina di Vincennes sono invitati a presentarsi subito al Capo dello Stato Maggiore del General Garibaldi a Porta S. Pancrazio, onde essere riuniti in una Squadra sotto la direzione di un Ufficiale intelligente.

Oltre i viveri di campagna ognuno di essi avrà cinque paoli il giorno, ed il loro servizio sarà quello delle mura.

La Patria che aspetta molto dalla loro [p. 184 modifica]abilità, confida che nessuno di essi vorrà essere sordo a questo invito.

Dal Ministero di Guerra e Marina li 15 Giugno 1849.

Il Ministro Giuseppe Avezzana

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REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

Il Triumvirato notifica che l’Assemblea Costituente, nella tornata del giorno 14 del corrente mese, ha promulgato il seguente decreto, ed

ordina

Che sia eseguito nella sua forma e tenore.

Visto il Rapporto della Commissione di Finanza presentato dall’Assemblea in nome del Triumvirato;

Considerando che oltre le spese ordinarie occorre provvedere alla straordinaria necessità occasionata dalla guerra:

Considerato che alla fine del mese corrente scade il pagamento del primo semestre de’ frutti degli antichi debiti dello Stato, nella somma di oltre un milione di scudi romani;

Considerato che vuolsi specialmente provvedere al pagamento de’ danni sofferti da’ Cittadini più bisognosi per le operazioni della difesa, rimanendo in vigore per gli altri danni il [p. 185 modifica]decreto del Triumvirato in data 11 Maggio prossimo passato;

L'Assemblea Nazionale

Decreta:

Art. unico. Saranno emessi Boni della Repubblica per quattro milioni di scudi romani, da garantirsi con beni Nazionali, i quali saranno designati con apposito elenco a cura del Triumvirato.

Il Triumvirato, incaricato dell’esecuzione, pubblicherà i metodi e la serie dell’emissione.

Roma dalla residenza del Triumvirato li 15 Giugno 1849.

I Triumviri


(481)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

Considerando che ancora durano le condizioni, che resero necessaria la proroga delle scadenze commerciali;

Sentito il parere della Camera primaria di Commercio;

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Il Triumvirato

Ordina:


Art. unico. È accordata una ulteriore proroga facoltativa ai debitori delle cambiali, dei biglietti o pagherò all’ordine e di qualunque altro effetto di commercio pagabile in Roma e suo territorio, di data anteriore al giorno di jeri, e scadente dal giorno di jeri stesso a tutto il corrente mese.

Questo benefizio non si estende a scadenze di altri titoli di qualunque natura.

Il Ministro di Grazia e Giustizia è incaricato della esecuzione della presente ordinanza.

Dato dalla residenza del Triumvirato il 16 Giugno 1849.

I Triumviri

(482)

REPUBBLICA ROMANA


BOLLETTINO

Dei giorni 14 e 15 Giugno 1849.

Nella giornata di jeri i nostri avamposti cacciarono i nemici situati nella via Flaminia fino a Ponte Milvio; ne ebbero lode le truppe del [p. 187 modifica]Comandante Arcioni, quelle del 5.° Reggimento di Linea.

Questa mattina poi il nostro Cannone incominciò a trarre sul Ponte Milvio, e sulla Torre di detto Ponte. Uscirono varj nemici, ma i nostri Bersaglieri si fecero loro incontro e li respinsero sempre, finchè verso le ore 2 pomeridiane, posto in batteria un grosso Cannone e un Obice, li costrinsero a ripassare il Ponte con gravissimo danno in uomini e cavalli. Si seguitò a combattere in questo modo finchè, giunti al nemico imponenti soccorsi, ricominciò un fuoco vivissimo. I Francesi attaccarono i nostri con la moschetteria, e con qualche piccolo Cannone, ed i nostri risposero con la moschetteria ed i due Cannoni anzidetti, più un terzo pezzo che fu situato in una collina a destra. Si ebbero molti feriti dalle due parti; ma assai più ne ebbe il nemico, perchè varie volte fu veduto il nostro Cannone rovesciare interi Plotoni. Da quanto ho visto credo, che il numero dei nostri feriti sia circa quaranta, ma non posso ancora darne il preciso numero, perchè mancante dei necessarj rapporti.

La lode di questo secondo fatto è dovuta ai Polacchi, alle Bande del Comandante Arcioni, ai Carabinieri, al 5.° di Linea, ed ai Bolognesi.

Roma 16 Giugno 1849.

I Generale in Capo Roselli

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APPENDICE

AL BOLLETTINO DEI FATTI D'ARME

dei giorni 14 e 15 corrente

Alle cose dette jeri relativamente al fatto d’armi ch’ebbe luogo il 15 sui Monti Parioli, aggiungo i seguenti particolari, emergenti da rapporti avuti posteriormente.

Oltre 40 feriti si ebbero anche 10 morti, fra i quali dobbiamo annoverare il Capitano Fiume, il Tenente Oliva napoletano, ed il Capitano dello Stato maggiore generale Podulak polacco. La morte di quest’ultimo merita special menzione, come quella che venne contrassegnata da straordinaria intrepidezza d’animo. Dopo avere incoraggito e condotto una compagnia de’nostri a caricare il nemico alla bajonetta, si cacciò egli stesso innanzi con tanto ardore, che respinti poscia i soldati della Repubblica da forze di lunga mano superiori, il Podulak rimase solo e circondato da uno stuolo do nemici. Gli fu imposto allora di arrendersi, ma la sua risposta fu un colpo di pistola che distese al suolo il primo che gli si fece incontro. Scaricò un secondo colpo contro un Capitano Francese, ma essendogli questo fallito, si accingeva a dar mano alla spada quando ei cadde esanime per due palle alla testa ed una al petto.

Nè merita di passar inosservato l’altro Capitano di Stato Maggior Generale Taczanowski, del pari Polacco: questo giovane Uffiziale dotato di grandi talenti, dopo di aver puntato varie [p. 189 modifica]volte con rara perizia i pezzi collocati in batteria, fu per ordine superiore spedito a ristabilire l’ordine in un Corpo respinto dal nemico. In tale occasione ricevè egli grave ferita, la quale fa disperare della sua vita, e rimase prigioniero in mano ai Francesi.

In generale, io non posso che lodare altamente la condotta di tutti i Corpi, officiali e sol dati, i quali presero parte al combattimento del giorno 15, meritando lode specialissima l’artiglieria.

Roma 16 Giugno 1849.

Il Generale in Capo Roselli

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REPUBBLICA ROMANA


MINISTERO DI GUERRA E MARINA

Ordine del Giorno 19 Giugno 1849.

Dal contesto degli Atti assunti nel titolo di pretesa oscitanza in servizio contro il Colonnello Luigi Amadei Comandante il Corpo del Genio, risulta non esser questi responsabile d’alcun reato. Mentre pertanto si è dichiarato non aver luogo il relativo Consiglio di Guerra è [p. 190 modifica]stata ordinata la libera dimissione dell’Amadei suddetto dal Forte S. Angelo.

Per il Ministro di Guerra

M. Montecchi

(484)

REPUBBLICA ROMANA


MINISTERO DELLE FINANZE

NOTIFICAZIONE

Il pagamento delle diverse passività permanenti a carico della Cassa del Debito Pubblico per la rata del primo semestre di quest’anno scadente il 30 dell’andante mese, compresi gl’interessi sulle somme versate pel prestito ordinato col Decreto del 25 Febbrajo prossimo passato; sarà aperto nel giorno 2 del venturo Luglio presso le Casse Governative nelle diverse Provincie dello Stato, e sarà chiuso al 20 Agosto successivo, salvo ai Creditori, ch’entro detto tempo non avessero esatto le respettive partite, l’avanzare richiesta alla Direzione Generale del Debito Pubblico, onde vengano riaccreditate ne’ Ruoli de’ residui giusta li vigenti regolamenti.

Le rendite consolidate nominate saranno soddisfatte ne’ giorni designati nella sottoposta [p. 191 modifica]Tabella sui Mandatelli che si emettono dalla Direzione suddetta. Il riparto sarà quello del numero progressivo della respettiva inscrizione. Quelle innominate, per le quali sono emessi li Certificati al Portatore, saranno soddisfatti a banco aperto, sull’esibita e consegna de’rincontri relativi all’enunciato Semestre.

Roma questo dì 19 Giugno 1849.

La Commissione di Finanza

E. Brambilla

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TABELLA

de’ giorni, ne’ quali avrà luogo il pagamento delle Rendite Consolidate nominate per la rata del primo semestre dell’anno 1849, seguendo l’ordine dell’iscrizione delle medesime.


2 Luglio dal 5 al 460
3 » dal 461 al 524
4 » dal 526 al 639
6 » dal 641 al 861
7 » dal 862 al 1482
9 » dal 1483 al 2000
10 » dal 2001 al 2506
11 » dal 2508 al 2800
13 » dal 2801 al 3267
14 » dal 3268 al 3507
16 » dal 3509 al 3758
17 » dal 3751 al 4207
18 » dal 4214 al 4500
20 » dal 4501 al 5062
21 » dal 5063 al 5882
23 » dal 5883 al 6226
24 » dal 6227 al 6542
27 » dal 6543 al 7645
28 » dal 7647 al 8619
30 » dal 8620 al 9294
31 » dal 9295 al 10084
1 Agosto dal 10085 al 10741
3 » dal 10745 al 11227
4 » dal 11228 al 12129
6 » dal 12130 al 12484
7 » dal 12487 al 12795
8 » dal 12798 al 12988
11 » dal 12997 al 13430
13 » dal 13431 al 13701
14 » dal 13702 al 14048
17 » dal 14049 al 14271
18 » dal 14272 al 14393
20 » dal 14394 sino al fine