Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova/Atto primo/Scena terza
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Luisa, Piero ed Eva.
- Luisa
- Nel santuario di suo marito?
- Eva
- Entri pure... sono io la sacerdotessa.
- Piero
- S'accomodi e mi dia novelle del signor Landi.
- Luisa
- Ne ricevetti ieri. Le sue bisogne lo tratterranno a Napoli per un pezzo ancora.
- Piero
- Lei non andrà a raggiungerlo?
- Luisa
- Oh! no... Oh! no.
- Eva
- Verrà domani sera in casa Servi?
- Luisa
- Sì... mio fratello mi ci accompagna... Non è venuto ancora?
- Eva
- Chi?
- Luisa
- Mio fratello. Ci siamo data la posta qui. Mio fratello è innamorato di lei... Perdoni, non pensavo...
- Eva
- (ridendo). A mio marito?
- Piero
- Mi fa diventare furibondo!
- Luisa
- Lei pure ci verrà al ballo, n'è vero?
- Piero
- Sicuramente.
- Luisa
- Per giuocare?
- Piero
- Non giuoco mai.
- Luisa
- Per annoiarsi, allora.
- Piero
- Perché?
- Luisa
- Lei non balla...
- Piero
- Mi hanno detto che il ballo fu inventato apposta per quelli che non ballano.
- Luisa
- A lei non piace neppur conversare.
- Piero
- Donde lo sa lei...?
- Luisa
- Per esperienza.
- Eva
- Sono attorno a convertire mio marito e lei mi deve dar una mano.
- Luisa
- Sono un povero predicatore... specialmente pel signor Piero. Il signor Piero è troppo alle sue faccende per dar retta ad una vanerella mia pari.
- Piero
- Badi che non mi abbia a mettere a farle la corte.
- Luisa
- Sarebbe curiosa. (Ad Eva). Sente?
- Eva
- Io gliene do licenza.
- Luisa
- Faccia, allora.
- Piero
- Grazie.
- Eva
- Le sono arrivati quei certi pizzi che aspettava?
- Luisa
- Sissignora.
- Piero
- Loro hanno da parlare di cose serie ed io mi ritiro.
- Luisa
- Siamo intesi, dunque.
- Piero
- Di che?
- Luisa
- La sua domanda è poco galante. Siamo intesi che mi farà la corte...
- Piero
- Sst... che mia moglie non senta.
Esce.