Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici/1788

Da Wikisource.
Nel Giornale dell’Anno 1788

../1787 ../1789 IncludiIntestazione 22 ottobre 2020 75% Da definire

1787 1789
[p. 220 modifica]

Nel Giornale dell’Anno 1788.


Questo superbo Quadro delle Pioggie, sia detto a lode degli Osservatori, rappresenta la costituzione dell’Anno 1786, dall’Istria di là dal Golfo, sino in Savoja di là dall’Alpi, in parte ancora di qua, e di là dell’Appennino.

Scorgesi ad un tempo l’uniformità, e la discrepanza tanto rapporto ai mesi, quanto ai luoghi: il che fa conoscere da una parte dei tratti d’influenza universale, dall’altra le differenze che induce la località dei paesi.

[p. 221 modifica]

TAVOLA

Delle pioggie.

 
1786 Alba Brescia Belluno Casale Ceneda Castelfranco Carcivento Chambery Chiozza Conegliano
Genn. 
1. 9,2 3. 4,7
 
2. 8,1
 
3. 8,5 7. 7,4 3. 9,4 2. 9,8 7. 7,8
Febbraro 
1. 3,6 0. 3,6
 
1. 0,5 0. 8,3 0. 4,2 0. 4,4 5. 11,8 0. 1,3 0. 5,1
Marzo 
2. 1,8 7. 11,0 mez. 3. 5,4 3. 8,4 6. 4,6 5. 5,8 5. 2,4 7. 3,6 2. 8,7 8. 4,9
Aprile 
1. 8,5 3. 1, 2. 10,3 2. 7,6 6. 4,5 3. 4,4 2. 0,1 2. 5,5 1. 11,9 4. 2,2
Maggio 
1. 3,0 4. 3, 3. 5,6 2. 0,7 6. 0,0 4. 0,9 5. 0,0 2. 6,6 2. 10,4 7. 2,6
Giugno 
4. 1,0 3. 10, 4. 3,5 2. 4,7 7. 0,7 5. 2,5 3. 9,8 2. 3,9 4. 11,9 6. 0,1
Luglio 
0. 3,2 3. 5, 5. 7,9 0. 6,3 6. 8,3 3. 3,4 6. 4,2 6. 7,3 1. 4,5 7. 8,4
Agosto 
2. 1,0 1. 9, 5. 8,5 0. 9,7 8. 8,1 3. 8,1 5. 3,3 4. 9,2 3. 5,6 4. 6,2
Settembre 
0. 9,0 3. 10, 5. 2,9 0. 6,0 4. 0,3 3. 10,9 8. 9,2 6. 0,6 2. 5,0 5. 11,9
Ottobre 
1. 10,5 1. 2, 1. 3,5 3. 5,2 1. 0,0 1. 9,1 1. 7,6 3. 9,7 1. 3,1 2. 5,9
Novembre 
4. 9,0 10. 6, 12. 5,5 5. 11,6 15. 8,5 8. 9,0 20. 8,8 7. 5,5 7. 9,9 11. 10,0
Decembre 
0. 10,7 3. 5, 1. 11,8 1. 6,8 1. 8,1 3. 0,7 1. 0,3 5. 3,5 2. 2,3 2. 11,9
 
27. 10,5 46. 10,3 48. 4,9 27. 3,7 64. 3,0 46. 5,8 67. 9,6 58. 4,7 34. 0,2 69. 5,0
[p. 222 modifica]

TAVOLA

Delle pioggie.

 
1786 Feltre Fossano Fossombrone Genova Gorizia Munsué Milano Montebelluna Padova Pirano
Genn. 
7. 1,9 1. 7,6 4. 0 9. 7,3 8. 1,9 5. 0,8 3. 5,82 4. 2 4. 5,7 5. 3
Febbraro 
1. 1,2 1. 11,0 2. 1 0. 2,9 0. 7,5 0. 3,8 0. 11,68 0. 5 0. 2,1 0. 0
Marzo 
8. 3,0 1. 4,2 2. 6 9. 9,9 9. 0,3 6. 7,7 6. 2,62 7. 10 4. 0,0 3. 10
Aprile 
4. 5,4 1. 8,3 2. 2 7. 2,1 6. 1,0 3. 10,9 4. 11,04 5. 3 1. 3,5 4. 9
Maggio 
3. 3,2 0. 10,1 4. 0 1. 4,2 9. 3,9 6. 11,9 1. 10,14 6. 5 3. 2,8 5. 3
Giugno 
4. 8,9 2. 6,1 3. 2 8. 10,4 6. 10,4 5. 5,9 3. 0,72 11. 0 4. 1,5 3. 7
Luglio 
5. 4,3 0. 4,9 2. 4 2. 4,5 6. 0,0 2. 11,3 4. 5,10 6. 3 2. 11,4 2. 9
Agosto 
6. 7,6 0. 3,5 3. 9 2. 11,5 5. 1,8 5. 2,8 1. 6,24 6, 10 1. 4,0 4. 10
Settembre 
4. 5,9 0. 1,6 3. 2 3. 2,2 6. 4,4 4. 1,1 2. 10,44 4. 1 4. 1,5 3. 7
Ottobre 
3. 6,6 1. 8,0 2. 6 2. 8,9 3. 6,2 1. 9,4 2. 11,48 1. 4 1. 8,3 5. 2
Novembre 
19. 2,8 4. 1,5 2. 1 13. 0,4 14. 8,6 11. 0,3 8. 3,01 8. 0 7. 11,0 8. 11
Decembre 
3. 0,3 0. 7,2 1. 8 5. 9,9 4. 3,1 4. 6,5 1. 2,37 2. 6 3. 11,6 4. 6
10. 3,2 17. 2,3 25, 5 67. 2,0 80. 1,6 58. 0,4 39. 1,66 64. 1 38. 5,4 52. 5
[p. 223 modifica]

TAVOLA

Delle pioggie.

 
1786 Sacile Schio Tolmezzo Torino Trento Valdobbiadene Udine Vicenza
Genn. 
8. 4,2 8. 5 11. 2,3 1. 6,8 6. 2,1 8. 2,3 10. 11,3 6. 7,6
Febbraro 
0. 4.2 0. 7 1. 2,9 1. 11,4 0. 11,1 1. 0,4 1. 4,3 0. 5,8
Marzo 
8. 11,3 11. 5 11. 1,4 2. 5,2 4. 8,5 8. 6,3 9. 10,9 6. 11,3
Aprile 
5. 4,6 5. 6 5. 6,0 2. 11,4 0. 9,9 6. 10,6 7. 9,0 1. 10,8
Maggio 
5. 8,3 2. 3 7. 3,1 2. 11,8 1. 10,2 4. 11,0 10. 2,1 1. 4,8
Giugno 
12. 7,4 4. 9 3. 11,0 4. 11,3 1. 6,4 6. 7,4 5. 11,3 4. 4,3
Luglio 
7. 8,2 3. 9 13. 5,8 2. 3,6 2. 8,0 6. 11,0 9. 10,2 4. 10,3
Agosto 
8. 2,8 5. 2 6. 11,5 1. 5,9 2. 0,9 6. 10,3 8. 2,1 2. 9,8
Settembre 
6. 3,6 3. 6 11. 2,7 0. 10,6 4. 2,6 3. 1,4 8. 5,1 4. 6,7
Ottobre 
1. 4,2 2. 3 3. 6,0 2. 1,5 4. 7,5 1. 11,0 5. 0,4 1. 7,8
Novembre 
12. 7,5 11. 11 20. 9,0 4. 4,5 6. 2,4 13. 11,0 13. 3,8 10. 2,4
Decembre 
4. 3,1 3. 0 4. 6,2 0. 10,8 4. 9,4 2. 6,0 4. 8,4 4. 0,6
92. 6 62. 6 102, 7,5 28. 20,9 41. 7,0 71. 4,7 95. 6,9 50. 0,7
[p. 224 modifica]
Barometro. Termometro. Qualità de’ giorni.
Mag. Mag. Medio Mag. Mag. Medio Sereni Piog. Nuv. Neve Vento Tuono Caligo
Alt. Alt. Fred. Cal. Var. o
Grand.
Genn. 
28. 8,0 27. 6,0 28. 1,93 -11,7 8,0 0,54 8 11 12 4 4 2 14
Febbraro 
. 7,6 . 9.6 . 1,19 -6,4 10,4 2,03 12 5 11 3 12 0 3
Marzo 
. 2,9 . 6,4 27. 10,07 -2,0 10,5 5,12 5 16 10 7 10 3 3
Aprile 
. 5,2 . 6,4 . 10,68 5,0 16,6 10,68 6 11 13 2 14 6 1
Maggio 
. 6,0 . 7,5 28. 1,20 6,4 18,1 13,81 8 13 10 1 12 7 0
Giugno 
. 4,4 . 11,3 . 1,60 10,0 23,6 16,60 1 24 5 4 11 19 3
Luglio 
. 3,8 . 11,0 . 1,99 12,0 22,4 17,90 7 16 8 1 11 15 1
Agosto 
. 3,8 . 9,0 . 1,70 12,0 22,0 16,50 6 14 11 1 8 13 2
Settembre 
. 6,3 . 9,7 . 1,80 6 20,4 13,60 10 11 9 0 7 4 3
Ottobre 
. 5,7 . 11,0 . 3,57 0,2 12,3 7,30 13 8 10 0 3 4 2
Novembre 
. 4,4 . 4,8 . 0,36 1,0 10,4 5,90 5 13 12 1 7 0 7
Dicembre 
. 6,9 . 5,1 . 0,75 6,0 7,0 1,66 7 9 15 5 5 0 9
28. 5,4 27. 8,0 28. 1,70 -2,1 15,1 9,30 88 151 126 29 102 73 48
[p. 225 modifica]

I Piovosi universalmente furono li Mesi di Gennajo, di Marzo, Giugno, e Novembre. Il Febbrajo fu asciutto in tutti i Paesi di qua dall’Alpi, di là dall’Alpi fu piovoso, ed ecco la differenza che porta una gran catena di Montagne pe’ luoghi che divide. Però in Savoja la Primavera diede meno Pioggie, avendone scarseggiato lo stesso Giugno, tanto piovoso di qua, avendone notabilmente abbondato il Luglio, e molto più il Decembre Savojardo essendo stato solamente imitato dell’Istriano. Il Mese di Maggio fu umido in molti luoghi, in alcuni altri scarso, ed asciutto, potendosi in ciò notare quella linea, o valle che da Vicenza si estende a Trento, in tempo che gli altri Paesi Alpini, e Subalpini furono copiosamente bagnati.

Si osserverà l’eccesso di Pioggia nel Mese di Novembre per tutti i luoghi anche di là dall’Alpi. Ma prodigiose riescono le pioggie del Friuli, e della Carnia, ed in questo Mese, e nell’intiero anno, sommando l’altezza dell’Acqua misurata a 78, 80, 90, e 100 Pollici, il che toglie lo stupore della Garfagnana, e dei Paesi del Quito in America; quindi così eccessive fiumane. [p. 226 modifica]

All’opposto si può osservare la scarsezza di pioggia nelle pianure, di mano in mano, che si scostano dal Mare, e da Monti. Pochissima è l’Acqua che cade in Piemonte, scarsissima quella di Fossano (appena un sesto di quella di Tolmezzo), la Pianura del Piemonte nel cui mezzo quel luogo è posto, resta tagliata da altissime Montagne dal Mediterraneo, ed è lontana dall’Adriatico, che vede assai obbliguamente.

La Città di Chiozza sulla riva del Mare, in quest’Anno, fuori dell’ordinario, ha notabilmente abbondato di Pioggia, probabilmente a cagione de’ Venti Occidentali, che hanno predominato, ed hanno arrestato le Nuvole, ed i Vapori.

Dirò una parola della Costituzione Generale dell’Anno. L’Anno 1786 fu universalmente umido, e freddo.

Cominciò il Gennajo, con un’immensa Neve, ed il Freddo arrivò al notabile segno di 12 Gradi; minacciava l’eccidio ai vegetabili, ed anche agli animali, se non veniva lo scilocco in soccorso; appena bastarono due settimane a squagliare la Neve; le Pioggie, e le Nebbie occuparono il resto.

Il Mese di Febbrajo fu asciutto, come si [p. 227 modifica]disse, ma freddo, ed aspro con Venti brugianti, e velenosi. Il Marzo seguitò col freddo voltandosi all’umido, e portò sette giorni di Neve, o Gragnuola; l’Aprile fu discreto; umido, e fresco il Maggio; ma pessimo il Giugno, non avendo avuto che un solo giorno chiaro; 24 giorni fecero Pioggia, con 19 di Tuono, o Temporale, non senza delle Gragnuole; quindi sommo pregiudizio al Grano, ed alla Messe. Non vi fu Estate; il Caldo di Luglio, ed Agosto fu più di due Gradi sotto la misura media. Fresco fu il Settembre, e freddo freddissimo l’Ottobre, con brine, che parevano nevi. Si è detto delle prodigiose Pioggie del Novembre, che anticiparono le inondazioni dell’Anno precedente successe in fine: Il Decembre fu aspro, fece 6 volte neve con 6 Gradi di Freddo.

L’umido, ed il freddo dell’Inverno, e della Primavera, pregiudicarono il Grano, che restò infetto di zizania, e di carbone, nè si è potuto serbare asciutto nella Messe. Il freddo della State non lasciò maturare i Minuti; scarse ed acerbe furono le frutta; meschina la vendemmia, non fu la decima parte dell’ordinario, in qualche distretto [p. 228 modifica]mancò del tutto. Il gran freddo coll’umido, dell’Inverno fece ammalare le Viti: maggior danno fecero i Venti freddi brugianti del Febbrajo; le pioggie di Giugno sulla fioritura fecero abortire i pochi grappoli ch’erano spuntati. I Colli si difesero da questi guai, diedero abbastanza d’uva per provvedere la Pianura. In questo susseguente Anno 1787 le Viti già ammalate patirono in oltre per quel Vento micidiale degli ultimi d’Aprile, sicchè scarsa anche in quest’anno è l’uva, sebbene un poco meno; se non che la mancanza de’ vini vecchi, che suffragarono l’anno precedente, rende i prezzi ancora più forti.

Nelle Tavolette qui sopra si vedrà la qualità de’ giorni più distintamente, coll’andamento del Barometro, e del Termometro; le osservazioni distese sono riservate per li Volumi dell’Accademia. Solamente aggiungo alcuni fenomeni accaduti nell’Anno. Si vide l’Aurora Boreale ai 22 Marzo, 18 Aprile, 24 Maggio, 13 e 14 Ottobre; quella della notte dei 12 Marzo, che cominciò a ore 4 fu brillantissima.

La Notte del S. Natale si sentì il Terremoto propagato da Rimini; e fu preceduto, [p. 229 modifica]accompagnato, e susseguito da fiamme volanti, vedutesi in varj Paesi.

Strano fu il Temporale, specie di Prestere, succeduto li 25 Aprile giorno di S. Marco nel Territorio Trevigiano, distretto di Castel Franco. Una nuvola infuocata coprì un tratto di Paese di circa otto miglia in quadrato; era l’ora di Vespero, il popolo dentro, o intorno le Chiese: cominciò a scoppiare una batteria di Fulmini. Nel breve spazio d’un quarto d’ora sette, otto Campanili furono colpiti, replicatamente, triplicatamente. Varie persone rimasero estinte, più centinaja ferite; anzi tutto il popolo ch’era nelle Chiese fu tocco, ed offeso più, o meno. Non si può dipignere abbastanza la strage: quei Campanili, come se avessero avuto dentro molti barili di polvere, restarono squarciati sino a terra, e fanno orrore al passaggero.

Mosso il Provvido Governo da questo grande accidente, e disastro, divenne a pubblicare una seria ammonizione alle Comunità tutte colle opportune istruzioni, perchè vengano armati di Conduttore tutti i Campanili dello Stato. Già i privati con frequenza armano le loro Case in Città, ed in [p. 230 modifica]campagna, dominicali, e villereccie. Come mai s’avrebbe a trascurare un così salutare preservativo!

6 Ottobre 1787.


PROBLEMA METEOROLOGICO

Come due Annate di seguito sovente s’assomiglino in molte parti delle Stagioni.


Anzi a prima vista, sembra da stupire, che le Annate Meteorologiche riescano mai dissimili, mentre il Sole, padre del calore, e delle maggiori influenze, solo rettore delle stagioni astronomiche ritorna ogni anno a fare lo stesso corso. Forza è dire, che gli accidenti delle stagioni, i freddi, i caldi irregolari, le pioggie, le burrasche, i venti spezialmente, abbiano dell’altre sorgenti, o cagioni fuori del Sole. Tra queste entrano forse li Pianeti colle loro combinazioni; v’entra per molto la Luna, e sopra tutto ci ha parte la Terra stessa coll’interne fermentazioni de’ corpi fluidi, e solidi che la compongono, promovendo eruzioni di vapori, [p. 231 modifica]aliti, e mille fluidi, potentissimi a mutare lo stato dell’Atmosfera.

Ma nel sistema degl’Influssi Lunari, de’ quali si sono trovati, e da noi prodotti i periodi di 4 a 5,di 8 a 9, di 18 anni particolarmente, parerebbe che le Annate simili non dovessero succedersi se non a capo di questi Cicli. E pure si sperimenta, che due anni di seguito sovente si assomigliano, se non nel tutto, almeno in molte parti, come un Gennajo, o Febbrajo nevoso, o asciutto: un Aprile, un Maggio, un Ottobre asciutto contro il consueto, con certi temporali quasi alli stessi giorni, ec. Puossi vedere ciò nelle Tabelle recentemente da me pubblicate nel confronto citato delle Stagioni. Limitandosi al detto sistema dell’Influenze Lunari, sembra questa un obbiezione assai forte contro il medesimo. E pure essa non è che apparente: tal somiglianza di due Annate prossime è anzi una conseguenza quasi necessaria di sistema.

In vigore del Saro, o Ciclo di 223 Lune, per cui nel corso di anni 18 e giorni 11 ripete la Luna il corso di tutte le sue disuguaglianze, e riconduce di nuovo il [p. 232 modifica]merdesimo periodo di Punti Lunari, l’Anno, che comincia dopo li 18 anni completi, deve somigliare al primo anno del Ciclo precedente; per esempio il cadente anno 1787 al 1769; così in fatti si verifica con discreta somiglianza, alla quale non dovrebbe aver diritto l’anno seguente 1788.

Ma c’è l’altro Ciclo, da noi non trascurato delli 19 anni, che formano il numero d’oro, il qual numero, o Ciclo, riconduce le Nuove e Piene Lune, agli stessi giorni dell’anno Solare, e dei Mesi; per esempio nel 1788 i Novilunj e i Plenilunj ricorrono alli giorni medesimi del 1769. Or se la Luna ha un’influenza, come non può dubitarsi, e questa influenza si spiega assai nei Novilunj, e Plenilunj, tai giorni, o piuttosto i Mesi, e le stagioni nel seguente anno dovranno, per questo conto, somigliar molto a quelli corrispondenti dell’anno 19 avanti: dunque li due anni 1787, 1788 possono e devono assomigliare al 1769; riescono dunque per supposto, simili ad un terzo; dunque per l’assioma, saranno simili tra loro; la conseguenza è chiara.

Che poi non possano, e non debbano [p. 233 modifica]somigliarsi in tutto, cagione n’è la combinazione diversa de’ Punti Lunari. Nel Ciclo delli 18 anni i Punti Lunari si succedono col medesimo ordine, ma cadono in giorni diversi dell’anno, 11 giorni dopo che nel Ciclo precedente, e questi 11 giorni, nelle stagioni di mezzo particolarmente, fanno una sensibile differenza nell’aspetto del Sole, e nella temperatura. Nel Ciclo delli 19 anni ritornano bensì i Novilunj e i Plenilunj alli medesimi giorni, ma diversamente combinati cogli Apogei, i Perigei, ed altri Punti validi: quindi una necessaria discrepanza nelli due anni.

Tal implicanza induce una necessaria dubbietà nell’evento, o nel pronostico delle Stagioni. Alcuni, come il P. Cotte, ed altri, riguardano spezialmente il Ciclo delli 19 anni, o 235 Lune, che per le ragioni dette merita attenzione; nullaostante sembra meritarne una maggiore il Ciclo delle 223 Lune, o il Saro; per quel ritorno esatto de’ Punti Lunari.

Comunque sia, nelle citate Tavole, essendo individuate, mese per mese, le stagioni che sono corse dal 1750 in qua, ognuno [p. 234 modifica]potrà soddisfarsi, e fare dei confronti sopra di tutti questi Cicli, o di 4 a 5,o di 8 a 9, o di 18 a 19 anni.

P. S.

Essendo comparso di fresco un Libro di Meteorologia, molto pregiato in Inghilterra, del Sig. Riccardo Kirvvan della Società Reale, ne darò qui alcuni risultati interessanti, Il titolo del Libro è questo: An Estimate of the temperature of different Latitudes: la Misura della Temperatura, o sia del caldo, nei varj climi. Contiene ricerche bellissime, e valendosi il dotto Autore di varie collezioni di osservazioni nei volumi dell’Accademie, spezialmente della Società Reale di Londra, e della Società Meteorologica di Manheim, oltre i Libri de’ Viaggiatori, e de’ Navigatori, ha raccolto il grado di caldo per tutti quasi li gradi di Latitudine, siccome si vedrà dalla Tavola che darò qui dopo; notizia che può avere grandissimi usi, per la coltura de’ vegetabili, educazione di Animali, fabbrica de’ Sali, ec. Ecco alcune osservazioni, o illazioni generali. [p. 235 modifica]

1. In ogni paese (di Latitudine Boreale) si trova il più freddo di tutti i Mesi il Gennajo.

2. Il Luglio è il più caldo Mese in tutte le Latitudini sopra gradi 48, al di qua generalmente è più caldo l’Agosto (dice l’Autore; ma per le nostre osservazioni in Padova allaFonte/commento: Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 3 - 1802.djvu/314 Latitudine di gradi 45, 24, si trova più caldo il Luglio, quantunque l’estremo talor tocchi l’Agosto).

3. I Mesi di Dicembre, e di Gennajo, e così quelli di Luglio, e Giugno, differiscono poco (in Padova sono quelli di Luglio, ed Agosto). Nelle Latitudini sopra gradi 30, i Mesi d’Agosto, Settembre, Ottobre, e Novembre differiscono più l’uno dall’altro, che quelli di Febbrajo, Marzo, Aprile, e Maggio. Nelle Latitudini sotto di 30, la differenza non è tanta: la temperatura, o il grado del Mese d’Aprile, in qualunque luogo s’avvicina più al mezzo dell’anno, che in qualunque altro Mese: d’onde si può inferire, che gli effetti delle cause naturali, che operano graduatamente, e per una grande estensione, non arrivano al loro Massimo, se non quando l’attività delle cause [p. 236 modifica]comincia a diminuire; come si vede nell’azione della Luna sopra i mari, che produce le Maree; ma dopo che questi effetti sono giunti al grado Massimo, i decrementi sono più rapidi di quello fossero gl’incrementi nel progresso al detto grado.

4. Le differenze tra li mesi più caldi, e li più freddi, dentro 20 Gradi dell’Equatore, sono poco considerabili, eccetto qualche situazione particolare; ma crescono in proporzione che i luoghi si allontanano dall’Equatore

5. Nelle più grandi Latitudini spesso s’incontra un caldo di 75, 80 gradi (di Fahrenehyt) spezialmente nelle Latitudini 59 e 60: il caldo di Luglio, è maggiore che nella Latitudine 51.

6. Ogni Clima abitabile gode un calore di 60 gradi almeno per due Mesi, il che par necessario per il crescere, e maturar delle biade. La celerità della regenerazione nelle maggiori Latitudini procede dalla dimora dei sole sopra dell’Orizzonte. Di pioggia v’è poco bisogno, essendo la terra sufficientemente bagnata dalla liquefazione delle nevi, che la coprono durante l’Inverno, in tutto ciò non [p. 237 modifica]possiamo abbastanza ammirare la savia disposizione della Provvidenza.

7. Dalla medesima provvida mano dobbiamo riconoscere, che il globo della Terra sia intersecato da Mari, e da catene di montagne, in una maniera che a prima vista sembra irregolare, e fortuita, presentando all’occhio dell’ignorante un cumulo confuso di rovine. Ma osservando con attenzione queste apparenti irregolarità sulla faccia del Globo, si scorgono utili, anzi necessarie al ben essere degli abitanti, perchè, per nulla dire degli avvantaggi della navigazione, e del commercio, che non potrebbe sussistere senza il Mare, abbiamo veduto, che a cagione della vicinanza loro viene mitigato tanto il gran freddo de’ Climi alti, come il caldo de’ Climi bassi. Per mancanza di Mari, le parti interne dell’Asia, come la Siberia, la Gran Tartaria, come anche quelle dell’Affrica sono rese quasi inabitabili; cosa che porge un gran pregiudizio contro l’opinione di quelli che pensano essere state quelle contrade la culla del genere umano. Istessamente necessarie sono le Montagne, non solo come riserbatoj delle Riviere, ma anche come difese contro la violenza del caldo nei Climi [p. 238 modifica]ardenti; senza le Alpi, gli Apennini, i Pirenei, le Montagne del Delfinato, dell’Alvernia, ec. l’Italia, la Spagna, la Francia, sarebbero senza quella dolce temperatura di cui godono, senza i monti Balgati, o sia Apennini dell’India, sarebbe questa un deserto. Quindi la Giamaica, S. Domingo, Sumatra, e molte altre Isole tra li Tropici, sono fornite di Montagne, i soffj delle quali le rinfrescano.

8. Possiamo osservare che l’uva non viene alla sua perfezione nei contorni di Londra, come fa in quei di Parigi, sebbene il caldo annuale sia quasi lo stesso, e gl’Inverni anzi siano più dolci a Londra. Ecco la ragione. Dalle Tavole della temperatura dei Mesi in ambi i luoghi, troviamo che al principio d’Aprile fino alla fine d’Ottobre, il caldo è maggiore a Parigi, d’onde si raccoglie la disposizione di ogni clima per ogni vegetabile: quindi vediamo, come i vini possono riuscire, come il fatto, in Astracan.

9. Finalmente, poichè la sorgente Astronomica del caldo è permanente, nè le cagioni locali soffrono veruna mutazione d’anno in anno, e nullaostante è difficile incontrare due anni di seguito la medesima temperatura, si [p. 239 modifica]scorge ad evidenza, che questa variazione ancora procede da cagioni egualmente variabili; molte ne possono essere; ma sin ora, non se ne conosce alcuna, che abbia un’influenza chiara sopra la costituzione dell’Atmosfera, come i venti; e poichè i venti, ovunque incerti in apparenza, non ostante a tutti gli altri fenomeni della natura, sono governati da leggi fisse, e determinate, quelli e questi meritano la più seria investigazione (soggetto vasto, e non di questo luogo).

Ecco la Tavola accennata del grado medio annuale di varj paesi, disposti secondo i gradi di Latitudine, aggiuntavi la differenza di Longitudine, Orientale, oppur Occidentale, dal Meridiano di Londra.

I gradi sono della Scala di Fahreneyt, i cui gradi due e mezzo fanno uno della scala di Reaumur; il grado del gelo resta ai gradi 32 (sotto è il freddo) l’acqua bollente a 212. Ci ho aggiunto i gradi di Reaumur per esser questa la scala praticata in Italia.

Per altro non oserei dare le valutazioni di queste Tavole per infallibili. Confessa invero l’Autore, quanto a Padova d’aversi [p. 240 modifica]servito, dalle Memorie dell’Accademia di Manheim della temperatura media dell’anno 1782, che fu da me data di gradi 8,96. Ma fu l’unico anno così poco caldo. Ommettendo il caldo che faceva già mezzo secolo in cui il medio annuale si trovava sopra li gradi 13, e 14, dopo invero andò scemando, come si vede nella Tavoletta che ho data nella Meteorologia applicata all’Agricoltura dell’ultima Edizione 1786 presso Storti, ma non fu se non quell’anno 1782 così basso; prendendo il mezzo degli altri 16 anni, la temperatura annua è di gradi 10,34.

[p. 241 modifica]

TEMPERATURA ANNUALE

Di varj Paesi.

[p. 242 modifica]
 
Latit Longitudine Temperatura Reaumur.
Settentrion. Fahrenheyt
Gr. M. Gr. M.
Valso in Lapponia 
70. 5
 
36. 1.
Abo 
60. 27 22. 18 or. 40. 3.
Petersbourg 
59. 56 30. 24 or. 38.
3.
Upsal 
59. 51 17. 47 or. 41.
88 
4.
Stockolm 
59. 20 18.
 
or. 42.
39 
4.
Solyskamski 
59.
 
54.
 
or. 36.
2.
Edimburgh 
55. 57 3.
 
or. 47.
6.
Franeker 
53.
 
5. 42 or. 52.
9.
Berlin 
52. 32 13. 31 or. 49.
 
7.
Lyndon, in Rutland 
52. 30 0. 3 or. 48.
03 
7.
Leyden 
52. 10 4. 32 or. 52.
25 
9.
Londra 
51. 31
 
or. 51.
8.
Dunkirk 
51. 02 2. 7 or. 54.
10.
Manheim 
49. 27 9. 2 or. 51.
8.
Rouen 
49. 26 1.
 
or. 51.
 
8.
Ratisbona 
48. 56 12. 05 or. 49.
35 
7.
Parigi 
48. 50 2. 25 or. 52.
 
8.
Troyes in Sciampagna 
48. 18 4. 10 or. 53.
17 
9.
Vienna 
48. 12 16. 22 or. 51.
58 
8.
Dijon 
47. 19 4. 17 or. 52.
9.
Nantes 
47. 13 1. 28 or. 55.
53 
10.
Poitiers 
46. 39 0. 30 or. 53.
9.
Lausanne 
46. 31 6. 50 or. 48.
87 
7.
Padova 
45. 24 12.
 
or. 52.
8.
Rhodeux, in Guienna 
45. 21 2. 39 or. 52.
8.
Bordeaux 
44. 50 0. 36 or. 57.
11.
Montpellier 
43. 36 3. 37 or. 60.
87 
13.
Marsiglia 
43. 19 5. 27 or. 61.
13.
Mont Louis, in Rossiglione 
42.
 
2. 40 or. 44.
6.
Cambridge nuova Inghilterra 
42. 25 71.
 
or. 50.
8.
Filadelfia 
39. 56 75. 09 or. 52.
8.
Pekin 
39. 54 116. 29 or. 55.
10.
Algeri 
36. 49 2. 17 or. 72.
 
17.
Gran Cairo 
30. 31. 33 or. 73.
 
17.
Canton, in China 
23. 113.
 
or. 75.
13 
19.
Tivoli in S. Domingo 
19.
 
74.
 
18.
Spagnuola, in Giamaica 
18. 45 76. 38 or. 81.
 
21.
Manila 
14. 36 120. 58 or. 78.
20.
Forte S. Giorgio 
13. 87.
 
or. 81.
21.
Ponticherry 
12. 67.
 
or. 88.
 
25.
Isole Falkland Emis. 66.
 
or. 47.
16.
Mer. 
51.
Quito 
0. 13 77. 50 or. 62.
 
13.
 
[p. 243 modifica]

TAVOLETTA

DI COMPARAZIONE

Della Temperatura di varj luoghi rapportata a quella di Londra come base, e supposta di gradi 1000.

Freddo Caldo
di di Annuo
Gennajo Luglio
Londra 
1000 1000 1000
Parigi 
1040 1037 1028
Edimburgo 
1040 914 923
Berlin 
 
 
942
Stockolm 
1583 964 811
Petersburgo 
3590 1008 746
Vienna 
1305 1037 985
Pekin 
1730 1282 1067
Boundò 
925 1139 1090
Montpellier 
850 1196 1170
Madera 
559 1128 1319
Spagnuola in Giamaica 
 
 
1557
Madrass. 
491 349 1565