Corano/Capitolo XI

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Capitolo XI

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo XI
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CAPITOLO XI.

houd1.

Dato alla Mecca.-123 Versetti.

In nome di Dio clemente e misericordioso.

1. A. L. R. Il Libro, i di cui versetti furono dapprima stabiliti sopra una base solida, poi sviluppati, viene dal Savio, dall’Istrutto.

2. Non adorate dunque che Dio: Io vengo mandato da lui, come apostolo incaricato d’avvertire, ed annunziare.

3. Implorate il perdono del vostro Signore, e ritornate a lui; egli vi farà godere d’una bella parte, fino al termine stabilito, ed accorderà i suoi favori [p. 106 modifica] ad ogni uomo degno de’ favori2. Ma se voi devierete, in verità temo per voi il gastigo del gran giorno.

4. Tornerete tutti a Dio, egli è onnipotente.

5. Non inviluppano essi i loro cuori di una doppia invoglia per occultare i loro disegni?

6. E quando cercano cuoprirsi co’ loro vestimenti, non sa egli ciò che nascondono e ciò che lasciano vedere?

7. Certamente, egli conosce ciò che rinchiudono in cuore.

8. Non vi è creatura sulla terra alla quale Dio non s’incarichi di fornire l’alimento; egli conosce il suo nido, ed il luogo della sua morte3. Tutto è notato nel libro evidente.

9. È lui che ha creato i cieli, e la terra nello spazio di sei giorni; il suo trono era (prima della creazione) stabilito sulle acque. Dio voleva assicurarsi chi di voi agirà meglio4.

10. Quando tu dici: Sarete risuscitati dopo la morte, gl’infedeli rispondono: È pura magia.

11. E se differiamo a gastigarli fino al tempo determinato, dicono: Che cosa l’impedisce? (di farlo subito). Credono dunque che non verrà il giorno in cui niuno potrà più domandarlo? Ciò che formava le loro derisioni, li invilupperà da tutte le parti.

12. Se facciamo provare all’uomo la nostra misericordia, e se quindi ne lo priviamo, si dispera, e diviene ingrato.

43. Se gli facciamo gustare i nostri beneficj dopo l’avversità che l’avea afflitto, egli dice: Finalmente le disgrazie m’hanno lasciato; ed eccolo allegro, e glorioso.

14. Quei che perseverano, e fanno il bene, otterranno l’indulgenza, e la ricompensa magnifica.

15. Può essere che tu ti scordi di far conoscere una parte di ciò che ti è stato rivelato, e che il tuo cuore sia nell’angustia quando ti diranno: A meno che un tesoro non gli sia mandato dall’alto, o che un angelo non l’accompagni (noi non crederemo). Tu, Maometto, non sei che un apostolo incaricato di predicare. Dio solo governa tutto.

16. Se diranno: Egli ha inventato questo Corano. Rispondi loro: Ebbene! Recate dieci Sorate simili, inventate, e chiamate in ajuto tutti quelli che potrete, fuori che Dio. Fatelo, se siete sinceri.

17. Se non l’otterrete, sappiate che questo è sceso colla scienza di Dio, e che non vi è altro Dio che lui. Siete voi musulmani?

18. Noi rimunereremo con giustizia le opere di coloro che desidereranno la vita di questo mondo, ed i suoi piaceri; essi non saranno lesi.

19. Sono essi che non avranno nella vita futura che il fuoco per loro porzione; ciò che hanno fatto quaggiù si ridurrà a nulla; le loro azioni saranno vane.

20. Coloro che si appoggiano sulle prove evidenti avute dal loro Signore, prove che racconta loro un testimonio che viene da Dio, preceduto dal libro di Mosè dato come guida, e come segno della grazia di Dio, quelli credono in lui; ma chi non vi crede, sia di qualunque partito, il fuoco sarà il luogo di [p. 107 modifica] riunione per lui. Non conservare dunque alcun dubbio su questo libro, egli è la verità stessa; ma la maggior parte degli uomini non lo crede.

21. Chi è più malvagio di colui che inventa bugie sul conto di Dio? Questi uomini compariranno un giorno dinanzi al loro Signore, ed i testimonj diranno: Ecco quelli che hanno accusato il loro Signore di bugie. La maledizione di Dio piomberà sui malvagi.

22. Quali sono quelli che deviano gli altri dal sentiere dritto, e vogliono renderlo tortuoso? Son quei che non han creduto alla vita futura. Essi non renderanno Dio impotente sulla terra, e non troveranno alcun protettore contro di lui. Il gastigo che li attende sarà raddoppiato. Non possono più sentir nulla, e non credono a nulla.

23. Si sono perduti da loro medesimi, e le divinità che avevano inventate sono scomparse.

24. Non vi è alcun dubbio che essi non siano i più infelici nell’altro mondo.

25. Coloro che credono, che fanno il bene, e che s’umiliano dinanzi il loro Signore, saranno in possesso del paradiso, ove resteranno eternamente.

26. Queste due parti (del genere umano) rassomigliano al cieco ed al sordo, a quello che vede e che sente. Sono forse eguali gli uni e gli altri? non vi rifletterete?

27. Mandammo Noè verso il suo popolo: Io sono, disse loro, incaricato di avvertirvi con chiarezza

28. Di non adorare che Dio. Temo per voi il gastigo del giorno terribile.

29. I capi del popolo incredulo gli dissero: Tu sei un uomo come noi, e non vediamo che t’abbia seguito fuorchè la più vile plebe, e senza rillessione. Voi non possedete alcun merito che vi renda superiori a noi; anzi noi vi riguardiamo come impostori.

30. Popolo mio, rispose Noè, che ne pensate? Se io seguo la rivelazione di Dio, e la grazia che mi viene da lui, che voi non vedete, dovrò io imporvi di fare altrettanto malgrado voi?

31. Popolo mio! io non vi domando ricchezze in compenso; la mia ricompensa sta a carico di Dio, ed io non posso respingere quei che credono che un giorno rivedranno il loro Signore. Ma vedo che siete un popolo d’ignoranti.

32. Popolo mio! chi mi assisterà nella causa di Dio, se respingo quei che credono? Non vi riflettete?

33. Io non vi dico: I tesori di Dio sono a mia disposizione; non conosco le cose nascoste, non vi dico: Io sono un angelo; non dico a quei che guardate con occhio di disprezzo: Dio non accorderà loro alcun benefizio. Dio sa meglio di tutti ciò che è al fondo delle loro anime. Se io dicessi ciò, sarei nel numero dei malvagi.

34. Risposero: Noè! tu hai già disputato con noi, e non fai che accrescere le nostre questioni. Fa dunque accadere quello cui ci minacci, sei veridico.

35. Senza dubbio Dio lo farà accadere, e non sarete voi che lo renderete meno possente.

36. Se vi dessi dei consigli, non vi servirebbero a nulla quando Dio volesse smarrirvi. Egli è il vostro Signore, e voi tornerete a lui.

37. Se ti diranno: Hai inventato il Corano, di’ loro: Se l’ho inventato il delitto ricaderà su me, ma io sono innocente dei vostri (delitti).

38. È stato quindi rivelato a Noè: Non vi saranno altri Credenti fra il tuo popolo che quei che hanno già creduto. Non ti affliggere per le loro azioni.

39. Costruisci un’arca sotto i nostri occhi, e secondo la nostra rivelazione, nè ci parlare più dei malvagi: essi saranno sommersi.

40. E fabbricò un’arca sotto i nostri occhi, e secondo la nostra rivelazione, [p. 108 modifica] ed ogni volta che i capi del suo popolo passavano vicino a lui, lo beffeggiavano. Non mi deridete, disse Noè, io mi burlerò di voi come voi fate di me, ed apprenderete

41. Su chi caderà il gastigo che lo ricuoprirà d’obbrobrio. Questo gastigo resterà per sempre sul loro capo.

42. E così fu fino al momento in cui il nostro ordine fu dato, ed in cui la fornace scoppiò5. Noi dicemmo a Noè: Prendi con te in quest’arca una coppia di ogni specie, come anche conducivi la tua famiglia, ad eccezione di colui su cui è stato pronunziato il giudizio6. Prendi ancora tutti coloro che hanno creduto, ancorchè non vi fosse che un piccol numero che abbia creduto.

43. Noè loro disse: Entrate nell’arca. Essa camminerà, e si fermerà al nome di Dio. Dio è indulgente, e misericordioso.

44. E l’arca navigò con essi in mezzo alle onde alte come montagne. Noè gridò a suo figlio che era in disparte: Monta con noi, e non restare cogl’increduli.

45. Mi ritirerò, disse, sopra una montagna che mi metterà al sicuro dalle acque. Noè gli disse: Níuno sarà oggi in salvo contro gli ordini di Dio, meno che quegli di cui egli avrà avuto compassione. Le onde li separarono, ed il figlio di Noè fu sommerso.

46. E fu detto: Terra! assorbi le tue acque; cielo! arrestati; e le acque diminuirono; il decreto fu eseguito. L’arca si fermò sul monte Ál-Djoudi7 e fu detto: Lungi di qua i malvagi.

47. Noè gridò al suo Signore: O mio Signore! mio figlio è de’ miei; le tue promesse sono veritiere, e tu sei il migliore dei giudici.

48. Noè! rispose Dio, qui non vi son de’ tuoi. Ciò che tu fai è un’azione ingiusta. Non mi domandare ciò che tu non sai. Io ti avverto acció tu non sia nel numero degl’ignoranti.

49. Signore! io mi rifugio presso di te; dispensami dal domandarti ciò che non conosco, e se tu non mi perdoni, se non hai pietà di me, io son perduto.

50. E gli fu detto: Noè scendi dall’arca accompagnato dalla nostra salute, e dalle nostre benedizioni su te, e sui popoli che sono con te. Vi sono de’ popoli che lasceremo godere dei beni del mondo; un gastigo terribile li colpirà più tardi.

51. Ecco una delle storie nascoste. Noi riveliamo quest’istoria che non avete fin qui conosciuta, nè tu, nè il tuo popolo. Pazienta; la fine felice è per chi teme Dio.

52. Mandammo agli uomini di Ad il loro fratello Houd, che disse loro: Po[p. 109 modifica] polo mio, adorate Dio! Non avete altro Dio che lui; voi stessi inventate gli altri.

53. Popolo mio! non vi domando alcun salario, il mio salario è a carico di chi mi ha creato. Non l’intenderete?

54. Popolo mio! implorate il perdono dal vostro Signore, ritornate a lui, egli manderà dal cielo una pioggia copiosa8.

55. Farà crescere le vostre forze9. Non andate però a commettere nuove colpe.

56. O Houd! risposero, tu non vieni accompagnato da un segno evidente; noi non abbandoneremo le nostre divinità sulla tua sola parola. Non ti crediamo.

57. Che diremo mai, se non che uno de’ nostri Dei ti ha dato qualche colpo? Egli rispose: Io prendo in testimonio Dio, e voi stessi deponete ch’io sono innocente dall’associare altri

58. A Dio. Mettete in opera le vostre macchinazioni, e non mi fate attendere;

59. Poichè io ho riposta la mia fiducia in Dio, che è il mio Signore, ed il vostro. Non esiste una sola creatura ch’egli non tenga per l’estremità dei capelli. Dio è sul sentiere dritto.

60. Se volgerete le spalle, io vi ho fatto conoscere la mia missione. Dio metterà un altro popolo al vostro posto, e voi non potrete fargli alcun male. Il mio Signore contiene ogni cosa ne’ suoi limiti.

61. La nostra volontà essendo compiuta, salvammo per nostra misericordia Houd, e quei che hanno creduto con lui; li abbiamo salvati da un gastigo terribile.

62. Questo popolo di Ad aveva negata la verità del suo Signore; ha disobbedito ai suoi apostoli, e seguito gli ordini degli uomini potenti, e ribelli.

63. La maledizione li perseguita in questo mondo. Nel giorno della resurrezione verrà loro gridato: Ad è stato egli incredulo verso il suo Signore? Lungi di quà, Ad, popolo di Houd!

6. Mandammo ai Themudei il loro fratello Saleh, che disse loro: Popolo mio! adorate Dio. Non abbiate altri Dei che lui. Egli vi ha fatti uscire dalla terra, e ve l’ha data per abitarla. Implorate il suo perdono; ritornate a lui. Il mio Signore è vicino; esamina coloro che lo pregano.

65. Essi risposero: O Saleh! tu eri la nostra speranza10. Ci vieterai ora d’adorare ciò che adoravano i nostri padri? Abbiamo grandi dubbi sul culto al quale ci chiami.

66. Popolo mio! rispose egli, pensateci. Quando una volontà manifesta di Dio mi accompagna, quando la sua misericordia è scesa su me, chi m’assisterà se gli disobbedisco? Voi non fareste che accrescere la mia perdita11.

67. Popolo mio! la camela che è qui, è la camela di Dio, essa sarà un segno per voi; lasciatela pascere tranquillamente sulla terra Dio, non fate alcun male; un gastigo terribile lo seguirebbe tosto.

68. Essi necisero la camela. Saleh disse allora: Aspettate tre giorni in casa. È una minaccia che non sarà smentita.

69. I nostri decreti essendo compiti, salvammo per nostra misericordia Sa[p. 110 modifica] leh, e quei che hanno creduto con lui, dall’obbrobrio di quel giorno. Il tuo Signore è il forte, il possente.

70. Una tempesta violenta sorprese i malvagi; ed il giorno seguente furono trovati tutti morti nelle loro case,

71. Come se non vi avessero mai abitato. Themud è stato incredulo verso il suo Signore. Lungi di quà Themud!

72. I nostri inviati andarono da Abramo apportatori di una felice notizia. Gli dissero: Pace! Egli rispose: Pace! e non istette molto tempo a venire un vitello arrostito.

73. E quando vide che le loro mani non lo toccavano neppure, ciò gli spiacque, e ne concepiì spavento. Non aver timore, gli dissero, noi siamo mandati al popolo di Loth.

74. La sua moglie (d’Abramo) stava in piedi, e si pose a ridere12. Le annunziammo Isacco, e dopo Isaceo Giacobbe.

75. Io far figli, disse, ora che sono vecchia, e mio marito anche è vecchio? ciò è ben straordinario!

76. Ti sorprenderai dunque della volontà di Dio? La sua misericordia, e le sue benedizioni sono su voi, famiglia di questa casa. Dio è degno di gloria, e di lodi.

77. Quando il timore d’Abramo fu passato, e dopo ricevuta la felice predizione, egli disputò con noi in favore del popolo di Loth, poichè Abramo era dolce, umano, e facile.

78. Abramo! cessa di parlarne, poichè l’ordine del tuo Signore è già stato pubblicato; il gastigo li colpirà; egli è irrevocabile.

79. I nostri inviati andarono da Loth; egli se ne afflisse, ed il suo cuore si ristrinse. Disse è un giorno difficile questo.

8. Varj uomini del suo popolo andarono in folla in sua casa; commettevano delle turpitudini. Egli disse loro: Ecco le mie figlie; sarebbe meno impuro che abusaste di esse. Non mi disonorate mentre siete- miei ospiti. E che! non vi è un uomo retto fra voi?

81. Tu sai, gli dissero che non abbiamo nulla a vedere colle tue figlie; sai ciò che vogliamo.

82. Ah! se avessi forza per resistervi, o se potessi trovare un asilo presso un capo potente13.

83. O Loth! gli dissero (gl’inviati di Dio) noi siamo gl’inviati del tuo Signore; essi non ti toccheranno, esci colla tua famiglia anche in questa notte; ma che alcuno di voi non si rivolga indietro per guardare. La tua moglie sola si rivolgerà; il gastigo che li colpirà (i colpevoli) caderà anche sovr’essa. Prima di domani accaderà quello di cui son minacciati. Il giorno di domani non è lontano.

84. Emanammo l’ordine; rovesciammo questa città da cima a fondo; facemmo piovere senza interruzione dei mattoni di terra cotta, e questi erano marcati da Dio stesso14. Essi non sono lontani da tutti i malvagi!

85. Mandammo ai Madianiti il loro fratello Choaib. O popolo mio! disse loro, adorate Dio; non abbiate altro Dio che lui, non diminuite il moggio, ed il peso. Io vi vedo nell’agiatezza; ma temo per voi il gastigo del giorno universale. [p. 111 modifica]

86. Popolo mio! empite la misura, pesate congiustizia, e non defraudate gli uomini di ciò che loro appartiene; non commettete devastazioni sulla terra.

87. La più piccola quantità che vi resterà col favore di Dio vi sarà più utile, se siete credenti.

88. Io non sono affatto il vostro custode.

89. Gli dissero: O Choaïb! è forse la tua devozione che t’inginage di ordinarci d’abbandonare ciò che adoravano i nostri padri, o di non fare ciò che ci piace de’ nostri beni? eppure tu sei uomo dolce, e retto.

90. Popolo mio! rispose Choaib, ditemelo: sè Dio mi ha data un’istruzione chiara, e se m’accordà una bella parte de’ suoi beni, dovrò io oppormi a ciò che mi ha proibito? io voglio correggervi per quanto posso; la mia sola assistenza mi viene da Dio, io ho posta la mia fiducia in lui e tornerò a lui,

91. Popolo mio, che la mia separazione da voi non possa valervi mali consimili a quelli che oppressero il popolo di Noè, il popolo di Houd, il popolo di Saleh! La sorte del popolo di Loth non è lontana da Voi.

92. Implorate il perdono del vostro Signore, e ritornate a lui. Dio è misericordioso, e pieno d’amore.

93. Il popolo rispose: Choaib, noi non intendiamo bene che cosa tu vuoi dirci; tu sei debole, e se non avessimo riguardo alla tua famiglia, ti avremmo lapidato, e non ti saresti potuto salvare.

94. Popolo mio! disse Choaib, la mia famiglia dunque vi è più cara di Dio? Farete voi come se ve lo metteste dietro le spalle? Dio conosce bene tutto ciò che voi fate.

95. Popolo mio! agite, fate del male finchè potrete; io agirò dal canto mio, e voi conoscerete

96. Su chi piomberá il gastigo ignominioso, e chi di noi mentisce. Attendete l’ora, io ancora l’attendo.

97. Emanammo un ordine, e salvammo per nostra misericordia Choaib, e quei che han creduto con lui. I cattivi furono sorpresi da un violento uragano, e l’indomani furono trovati giacenti morti nelle loro case,

98. Come se mai non avessero abitato il paese. Madian non si è egli mai allontanato (dal sentiero retto) come aveva fatto Themud?

99. Mandammo Mosè, accompagnato da’ nostri segni, e con un potere incontestabile, a Faraone, ed a’ suoi grandi. I grandi seguirono gli ordini di Faraone, ma gli ordini di Faraone non eran giusti.

400. Faraone si metterà alla testa del suo popolo il giorno della resurrezione; lo farà scendere nel fuoco. Che luogo spaventevole!

101. La maledizione li segue in questo mondo, ed il giorno della resurrezione verrà fatto loro un orribile dono.

102. Questa è l’istoria delle città di cui ti parliamo. Alcune sono rimaste in piedi, altre sono in terra come mietute.

103. Non siamo noi che abbiamo agito iniquamente con loro, ma sono essi stessi. Le divinità che invocavano a fianco di Dio non hanno loro servito a nulla dal momento in cui il decreto di Dio fu pronunziato. Esse non hanno fatto che accrescere la loro sconfitta.

104. Quando Dio s’impadronisce delle città colpevoli, se ne impadronisce in tal modo; terribilmente, e con violenza.

105. Certamente, vi sono in ciò dei segni per chi teme il supplizio dell’altro mondo. Sarà il giorno in cui tutti gli uomini saranno riuniti insieme, in cui sarà fatta giustizia.

106. Noi lo differiremo ad epoca fissa.

107. In quel giorno niun’anima pronunzierà parola se non col permesso di Dio. Altri saranno riprovati, altri beati. [p. 112 modifica]

108. I riprovati saranno precipitati nel fuoco, e vi manderanno dei sospiri, e singulti.

109. Vi resteranno finchè dureranno i cieli, e la terra, a meno che Dio non voglia altrimenti. Il tuo Signore fa ciò che vuole, e lo fa bene.

110. I beati saranno in paradiso; vi resteranno finchè dureranno i cieli, e la terra, a meno che il Signore non voglia aggiungervi qualche benefizio perpetuo.

111. Non dubitare affatto su ciò che gl’infedeli adorano. Essi adorano ciò che adoravano i loro padri. Noi pagheremo ad essi la loro parte senza alcuna diminuzione.

112. Demmo a Mosè il libro; si posero a disputare su questo libro; se la parola di Dio non fosse stata pronunziata, certamente le loro vertenze sarebbero state ben presto finite. Il tuo popolo ancora, o Maometto, è nel medesimo dubbio.

113. Dio pagherà a tutti il prezzo delle loro opere, imperciocchè è istrutto di tutto ciò che fate.

114. Segui il cammino retto siccome ne hai ricevuto l’ordine; che quei che si convertono con te non commettano più iniquità, poichè Dio vede le vostre azioni.

145. Non vi appoggiate sui cattivi, per timore che il fuoco non vi attacchi; voi non avrete protettore contro Dio, non avrete verun soccorso.

116. Fate la preghiera alle due estremità del giorno, ed all’ingresso della notte; le buone azioni allontanano le cattive. Avvisate quei che pensano.

117. Perseverate, perchè Dio non farà perire la ricompensa di quei che fanno il bene.

118. Fra le generazioni che vi hanno preceduto, quei che praticavano la virtù, e proibivano di commettere delitti sulla terra, erano in piccolo numero. Noi li abbiamo salvati, ma i malvagi seguirono le loro voglie, e furono colpevoli.

119. Il tuo Signore non distrugge le città abitate dai giusti.

120. Se Dio avesse voluto, avrebbe fatto di tutti gli uomini un solo popolo. Ma non cesseranno di essere diversi fra loro, fuorchè quelli a cui Dio avrà accordata la sua misericordia. Egli li ha creati perciò, affinchè la parola di Dio si eseguisse allorchè disse: Io empierò l’inferno di genj, e di uomini.

121. Ti raccontiamo queste storie dei nostri inviati per consolidare il tuo cuore. Per mezzo di esse la verità scende su te, egualmente che l’ammonizione, e l’avvertimento per i credenti.

122. Di’ a quei che non credono. Agite per quanto è in vostro potere. Noi agiremo ancora; ma attendete la fine, noi ancora l’attenderemo.

123. A Dio appartengono le cose nascoste dei cieli, e della terra; tutto ritorna a lui. Adoralo, e poni la tua fiducia in lui. Il tuo Signore è in attenzione di ciò che fanno.

Note

  1. Houd è il nome d’un profeta mandato presso il popolo d’Ad; se ne parla in questo capitolo, come in molti altri.
  2. Ovvero, i suoi favori ad ogni possessore di merito. È difficile di tradurre altrimenti le parole del testo, in cui la parola fadhl vuol dire egualmente favore, e merito.
  3. In altro senso: Egli conosce il suo posto nelle reni, e nel ventre de’ suoi parenti.
  4. Cioè quale delle cose create sarà più atta ad incaricarsi dei suoi comandamenti, se gli uomini, o se la terra ed i cieli.
  5. Si suppone che questa fornace era una riserva d’acqua, e che scoppiò per operare l’inondazione. Ora si pretende essere nell’Irak dove era la città di Kufa, ora nella Mesopotamia, ed ora nell’Indie. Questa frase metaforica corrisponde forse all’altra: le cataratte del cielo s’aprirono. La parola del testo tannur è una specie di focolare rotondo nel mezzo della camera dove si fa il fuoco, e quando è spento si mette sul piano infuocato di questo forno la pasta rotonda e sottile, sola specie di pane conosciuta in Oriente. Alcuni commentatori, prendendo la parola tannur del Corano fornace si sono divertiti a raccontare che la fornace che ha cagionato il diluvio era quella dove Eva faceva il pane.
  6. Uno de’ figli di Noè che la tradizione presenta come un infedele.
  7. La tradizione maomettana, e caldèa, danno questa montagna per il luogo dove si fermò l’arca di Noè. Djudi è il nome dato alle colline nella parte settentrionale della Mesopotamia, e che la separano dall’Armenia, e sono poco distanti dalla città attuale di Djezireh. Il nome di Djudi corrisponde a Djordi, montes Gordyai, e non è forse che un’alterazione.
  8. I popoli di Ad soffrivano la siccità.
  9. Sono rappresentati dalla tradizione popolare, combattuta dagl’istorici arabi, come rimarchevoli per la statura gigantesca, e per la forza. Ved. cap. 7, vers. 67 e nota.
  10. Noi pensavamo di sceglierti per nostro re.
  11. Voi che volevate farmi vostro re, ed accrescere così la mia considerazione.
  12. La parola che traduciamo qui per ridere, è suscettibile di altra interpretazione; vuol dire: menstrua passa est, ciò che gli presagiva la possibilità di far figli.
  13. Ad litteram: Se potessi trovare refugio presso una colonna potente. La parola rokn vuol dir pilastro, metaforicamente capo, grande.
  14. Si crede che il senso di queste parole sia, che sopra ogni mattone vi era impresso il nome dell’individuo che doveva colpire.