Deh, vergine Maria, che incarnasti

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Pieraccio Tedaldi

Aldo Francesco Massera 1916 Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. II, 1920 – BEIC 1928827.djvu sonetti Deh, vergine Maria, che incarnasti Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Santa Lucia, per tua virginitate Io vo in me gramo spesso ripetendo
Questo testo fa parte della raccolta XXIV. Pieraccio Tedaldi
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XI

Chiede misericordia alla Vergine.

Deh, vergine Maria, che incarnasti
del bel figliol per Ispirito santo,
e partoristi lui con dolzor tanto,
4e nove mesi in corpo Io portasti,
ed al tuo dolce petto il nutricasti,
e lui crescesti in gioco, riso e canto:
di poi il piangesti con amaro pianto,
8e preso e morto in croce tu ’I trovasti;
poi, ivi a! terzo giorno, consolata
tu fusti de la sua resurressione:
11cosí consola me, Madre beata,
e trámi fuor d’ogni tabulazione,
e non guardar secondo mie peccata:
14misericordia chieggo, e non ragione!