Documentazione conservata presso l'archivio del Ministero dell'Interno sulla struttura paramilitare del PCI (1945-1967)/15 marzo 1958

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15 marzo 1958|15 marzo 1958 - Ravenna - Attività del P.C.I.

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28 febbraio 1958 23 agosto 1958

REPUBBLICA ITALIANA
PREFETTURA DI RAVENNA

Ravenna, 15 marzo 1958

Div. P.S. N. 01379

OGGETTO: Ravenna - Attività del P.C.I.

RISERVATA-DOPPIA BUSTA-RACCOMANDATA

Al Ministero dell’Interno
Gabinetto
ROMA

Al Ministero dell’Interno
Direzione Generale della P.S.
Divisione Affari Generali
ROMA

Viene riservatamente riferito che la direzione centrale del P.CI., d’intesa con l’Associazione Italia-U.R.S.S., avrebbe deciso di inviare nei Paesi d’Oltre cortina, compresa l’U.R.S.S., gruppi di propri attivisti per constatare e raccogliere elementi sullo sviluppo industriale, sociale ed economico raggiunto in quegli Stati.
Fra i prescelti, la preferenza verrebbe data ad ex partigiani, in quanto costoro approfitterebbero dell’occasione per partecipare a speciali corsi di istruzione sulla guerriglia e sulla lotta partigiana.

Questo, sempre a quanto viene riferito, poiché in caso di conflitto tra l’Oriente e l’Occidente i comunisti italiani, invece di presentarsi alla chiamata alle armi, si dovrebbero costituire in bande amate.
Le spese di viaggio sarebbero a totale carico del P.C.I.-

I suddetti attivisti dovrebbero richiedere il passaporto, per motivi turistici, per gli Stati consentiti dell’Europa occidentale e recarsi, quindi, in Austria, ove speciali agenzie turistiche li faciliterebbero a varcare il confine clandestinamente.

Inoltre, viene pure segnalato che la direzione centrale del partito comunista avrebbe impartito istruzioni alle dipendenti federazioni perché inviino anche nei Paesi esteri ove risiedono gruppi di nostri connazionali per motivi di lavoro propri attivisti, allo scopo di svolgere attiva opera di propaganda, incitandoli a votare per il P.C.I., nelle prossiine elezioni politiche.

La suddetta propaganda, intesa a mettere in cattive luce l’operato del Governo italiano, si baserebbe, principalmente, sui seguenti temi:

  • l’incuria dell’attuale Governo nei confronti dei nostri emigrati;
  • l’invadenza clericale in Italia, con particolare riferimento al caso del Vescovo di Prato;
  • la disoccupazione e la miseria sempre in aumento.

Tali iniziative dovrebbero essere attuate al più presto.-

IL PREFETTO