Documentazione conservata presso l'archivio del Ministero dell'Interno sulla struttura paramilitare del PCI (1945-1967)/26 giugno 1951

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26 giugno 1951|26 giugno 1951

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1 aprile 1950 22 settembre 1951

Milano, 26 giugno 1951

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L’attività culturale del P.C.I. è tutta imperniata su un’organizzazione a carattere internazionale, che ha le sue ramificazioni in ogni Paese ed in ogni grande centro dell’Occidente. Accanto agli scrittori, poeti, insegnanti ed artisti, oramai noti per le loro attività di affiancamento delle iniziative del P.C., vi sono dei finanziatori e degli elementi, oscuri talvolta, che purtuttavia hanno grande importanza sia in seno alle file del partito che in quelle dell’apparato.
Questi elementi costituiscono centri di spionaggio politico ed anche militare di primo piano e formano, probabilmente, la "élite" del P.C.I. qualificata come "base dei quadri", a pochi nota e da non confondersi con le "scuole quadri" che preparano i giovani per avviarli a mansioni direttive. La base, o "vivaio quadri", sarebbe composta di elementi già selezionati e di vasta cultura, i quali sarebbero i dirigenti clandestini veri e propri del P.C.I., coloro i quali, con l’avvento del regime comunista, dovrebbero avere le mansioni di governo o le funzioni di alti dirigenti degli organi statali più sensibili. Molti di tali elementi non figurano neppure iscritti al PCI o non frequentano le riunioni di massa.

In Italia tale attività è concentrata sulle "MESSAGGERIE ITALIANE" (che poi finanziano anche la Casa Editrice EINAUDI con tutte le sue librerie - recapito di agenti cominformisti) il cui vero direttore sarebbe il noto on.le DOZZA, sindaco comunista di Bologna. Le "Messaggerie" nominalmente sono dirette da certo Dr. B_____ di Bologna, la cui figlia ha sposato S._____ T_______ già direttore de "l’Unità" di Bologna, da vari anni abitante in Milano, prima in Via Marcona 39 e poi in Piazza Piemonte al n. 7 od al n. 9, dirigente del servizio assistenziale presso lo stabilimento "FACE" di Musocco e consulente dell’editore EINAUDI. Il S______ sarebbe il vero capo della sezione culturale-spionistica milanese che, attraverso il DOZZA, fa capo alla direzione centrale del PCI.
Accanto al S____ vi è un altro elemento di una certa importanza, e precisamente un medico, il Dr. B______, in servizio presso l’Ospedale Fatebenefratelli. Quest’ultimo, attraverso la Dr/ssa_____, figlia dell’ex proprietario del caffè omonimo di Piazza Filodrammatici, è a contatto con il dirigente ufficiale della sezione culturale comunista ITALIA-URSS, Prof. BANFI. Il quale, in questi ultimi tempi, è sorvegliatissimo dai comunisti dell’apparato e sembrerebbe caduto in disgrazia.
La sede dell’associazione suddetta è, come ben si sa, in Via Filodrammatici. Alcuni vogliono che di detta organizzazione si sia servito il Prof .P_____ per la sua fuga oltre-cortina, ma non vi è nessun indizio fondato in proposito.

Le cellule dell’organizzazione culturale-spionistica che lavorerebbero con elementi del locale "Comiliter" nel campo militare (e si dice anche in seno all’Arma dei CC. od alla Polizia) sarebbero composte con la nota formula 4+1, cioè 4 gregari ed 1 capo, che rimane sempre sconosciuto, mentre i 4 invece sono a contatto fra loro.
Generalmente i dirigenti comunisti farebbero fare la parte del gregario ad elementi ex fascisti compromessi, poi passati al PCI, in modo da poterli sconfessare nel caso si presentasse la necessità di salvare l’organizzazione.
Uno dei centri di attività dove elementi del PCI e fascisti verrebbero spesso a contatto sarebbe il Caffè KRAIA; altri dicono che anche al "BIFFI-SCALA" vi sarebbero riunioni dello stesso genere.

Alle dipendenze del gruppo di Via Filodrammatici, indirettamente capeggiato dal S._____e dai suoi satelliti, agirebbe anche il gruppo del noto FELTRINELLI Giangiacomo al quale, in questi ultimi tempi, si sarebbe aggiunto qualche elemento francese.-