Ecco il Roman Campion dall'Istro algente

Da Wikisource.
Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Canzoni Letteratura Ecco il Roman Campion dall’Istro algente Intestazione 4 gennaio 2024 75% Da definire

Benchè di Dirce al fonte
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni lugubri di Gabriello Chiabrera
[p. 77 modifica]

XVI

PER N. ORSINO.

Ecco il Roman Campion dall’Istro algente
     Di sangue e di sudor stillante ancora:
     Tal fier leone indomito fremente
     Da’ campi aperti, ove scannò pur ora
     5In fiera pugna cacciatori e belve,
     Stanco ritorna alle riposte selve.
Qual più dolce rugiada e mel distilla
     Da’ bei colli fioriti, amica Clio,
     Cogli, e con man di rose il cor ne instilla,
     10Dolcissimo conforto al Signor mio;
     E vôlti in dolce obblio querele e pianti,
     Risveglia a gloria sua le cetre e i canti.
Ch’ove di bell’onor palma si coglie,
     Caro prezzo non è la cara vita;
     15Ne quai più chiare e glorïose spoglie
     Colse in campo di Marte anima ardita,
     Delle sue piaghe avran più degno vanto;
     E rida il vulgo vil del nostro canto.
Sempre là, dove alma virtù s’onora,
     20Premio fia degno per le nobil’alme.
     Han le vittorie, ha la rea sorte ancora
     Men liete sì, ma non men chiare palme:
     E quai Patroclo al cener suo non vide
     Erger trofei d’onor dal gran Pelide?
25Non fia mai no, perchè mill’anni e mille
     Si giri il Sole all’ampia terra intorno,
     Che men chiaro tra noi suoni e sfaville
     D’immortal gloria il grand’Orsino adorno;
     Avrà ben ei dal suo valor mercede:
     30Europa no, non la Cristiana Fede.
Ahi perchè allor che fra le turbe fiere
     Fulmin parea del ciel l’invitta spada,
     Non mosser mille Duci e mille schiere
     Per quella ch’egli apria sanguigna strada?
     35E qual Campion più degno Europa aspetta
     Di tanti indegni oltraggi a far vendetta?

[p. 78 modifica]

Miseri noi! mentre a gli altari, a i figli
     Crudo impero sovrasta, empj dispregi,
     Di pio sangue fedel caldi e vermigli
     40Fansi di Francia i colli. Ah Duci, ah Regi!
     Ma cieco di dolor, fervido d’ira,
     Gran senno fia depor l’arco e la lira.