El libro dell'amore/Oratione V/Capitolo X

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Oratione V - Capitolo X

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Che l’Amore è più antico e più giovane che gl’altri idii.

Ma innanzi che io facci fine, o optimi viri, solverò tre questioni che nascono nella disputatione d’Agatone. Prima si dimanda per che cagione Phedro disse l’Amore più antico che Saturno e Giove, e Agatone disse più giovane. Secondariamente, quello che appresso Platone significa el regno della necessità e lo imperio dell’Amore. Terzio, quali iddii quali arti, regnante l’Amore, hanno trovate. El Padre del tutto Iddio, per amore di propagare el seme suo, e per benignità di provedere, ha generato le menti sue ministre, le quali muovono el pianeta di Saturno e Giove e degli altri; queste menti, subito che da Dio sono nate, riconoscendo el padre loro l’amano. Quello amore da che sono le menti generate diciamo essere più antico di loro, e quello amore, col quale le menti create amano el loro creatore, diciamo essere più giovane che le menti. Oltr’a questo, la mente angelica non riceve dal Padre le idee del pianeta di Saturno e degli altri, se prima non si rivolta inverso la faccia di Dio per naturale amore. Dipoi la medesima mente, avendo ricevute le idee, con più ardore ama el dono di Dio. Così adunque la dilectione dell’angelo inverso Iddio, in uno modo è più antica che le idee, che si chiamano iddii, e in uno altro modo è più giovane. Sì che l’Amore è principio e fine, e è el primo degli iddii e l’ultimo.