El libro dell'amore/Oratione VI/Capitolo V

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Oratione VI - Capitolo V

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Degli ordini de’ demoni venerei, e in che modo saectano l’amore.

Dicesi el demonio venereo essere amore di tre ragioni. El primo pongono e platonici in Venere celeste, cioè in essa intelligentia dell’angelica mente; el secondo in Venere volgare, che significa in quella potentia che ha l’anima del mondo di generare; e quali si chiamano due demoni, perché sono in mezzo tra la bellezza e privatione di quella, sì come di sopra toccammo e di sotto più chiaramente dimosterreno. El terzo amore è l’ordine de’ demoni che accompagna el pianeto di Venere. Questo ancora in tre ordini si divide: alcuni sono assegnati allo elemento del fuoco, alcuni altri allo elemento dell’aria purissima, alcuni all’aria più grossa e nebulosa; e tutti si chiamano «heroes», che vuol dire amatorii, el quale vocabolo «heroes» viene da uno vocabolo greco che si dice «heros», el quale significa amore. E primi demoni saettano le frecce loro in quegli huomini ne’ quali la collera, che è omore focoso, signoreggia; e secondi in coloro ne’ quali signoreggia el sangue, che è omore aereo; e terzi in coloro ne’ quali predomina la flemma e la melancolia, che sono omori aquei e terrestri. E con ciò sia che tutti gli huomini dalle saepte di Cupidine sieno feriti, nondimeno sono più che gli altri feriti quattro generationi di huomini, imperò che Platone dimostra nel Phedro quelle anime essere molto saeptate dallo amore, le quali seguitano Giove o Phebo o Marte o Giunone, e Giunone qui significa Venere. E quelle essendo inclinate allo amore da’ principii della loro generatione, dice che sommamente amano quegli huomini e quali sono nati sotto le stelle medesime. Di qui viene che e gioviali a’ gioviali, e martiali a’ martiali, e così alcuni altri a altri, portano affectione grandissima.