Facezie (Poggio Bracciolini)/183

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CLXXXIII. Di un mercante che per far l’elogio della sua donna diceva che non aveva mai fatto rumori per di dietro

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
CLXXXIII. Di un mercante che per far l’elogio della sua donna diceva che non aveva mai fatto rumori per di dietro
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CLXXXIII

Di un mercante che per far l’elogio della sua donna

diceva che non aveva mai fatto rumori per di dietro.


Un mercante faceva una volta, dinanzi al padrone dal quale dipendeva, l’elogio di sua moglie, e fra le altre cose diceva che non l’aveva mai udita mandar fuori rumori disaggradevoli di ventre. Il padrone se ne meravigliò, e negando che ciò potesse essere, scommise una cena che, prima che fossero passati tre mesi, la moglie avrebbe lasciato andare qualcuno di que’ rumori; e il dì dopo mandò a chiedere in prestito al mercante cinquecento ducati, dicendo che li avrebbe restituiti fra otto giorni; eragli piuttosto grave di dare così grande somma in prestito; tuttavia consentì, per quanto di malavoglia, e mandò il denaro. E atteso con impazienza il giorno convenuto, andò al padrone e lo richiese della somma; e questi, come se fosse oppresso da più grave cura, pregò il mercante che per essa gli prestasse altri cinquecento ducati, che dentro il mese prometteva di restituirli. Il buon uomo negòFonte/commento: ed. 1884 e 1885 lungamente, per causa della sua povertà, ma infine, per non perdere gli altri cinquecento, con molti sospiri li portò. Tornato [p. 121 modifica]a casa afflitto, con la testa smarrita, pensando molto, dubitando moltissimo, passava le notti insonni. Ed essendo spesse volte desto, udì molte volte la moglie, che dormiva, mandar fuori que’ rumori. Trascorso il mese, il padrone chiamò a sè il mercante e gli chiese se dopo quel giorno non avesse mai udito sua moglie a fare rumore. Allora egli confessò il suo errore: “L’ho udita tante volte, disse, che non una cena, ma dovrei perderci il patrimonio.” E quando ebbe ciò detto, riebbe il denaro suo e pagò la cena. Molte cose non s’intendono da coloro che dormono.