Favole per i Re d'oggi/Rinomate virtù, Beni desiderati, Certezze incerte/La Vita

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La Vita

../Le Corone ../L'Amore IncludiIntestazione 25 novembre 2013 100% Letteratura

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LIV.


LA VITA


Il mare era deserto sotto il sole tropicale. La nave inclinata a fior d’acqua filava via, in bolina stretta, rinculando secca, a ogni ondata che imbarcava la prua.

Guardando l’orizzonte da sopravento vidi brillare sull’acque verdi un luccichio noto. Doveva essere uno di quegli eserciti di pesci-rondini eternamente in fuga tra acqua e aria.

Erano infatti.

E venivano col mare e col vento quasi diritti di prua.

Ogni poco scomparivano tutti come inghiottiti dall’acqua, poi riapparivano tutti a un tempo sembrando un nuvolo di frecce d’argento.

E presto furon vicini. Videro nel loro volo l’ingombro della nostra nave, e sagaci piloti, decisero di passarci di prua, sì che d’un tratto tutti i loro corpi rigidi e sottili e brillanti ci tagliaron la rotta a pochi metri.

Che passo fantastico sotto il bombresso! Lo vedo ancora!

Uno solo, l’ultimo forse, si sbagliò, e ingannato dal beccheggio della nave sbattè contro il fiocco rimbalzandomi ai piedi.

[p. 103 modifica]Che maraviglia! Che sogno! — non mi stancavo di esclamare: — Eppure è bella la vita!

— Ah! è bella eh? — sentii dire da una vocetta dispettosa. Era il malaccorto pesce-rondine che parlava.

Dunque ti par bella davvero la vita? — gridò saltando alto un metro sulla coperta. Perchè ci vedi volare? Pare che si voli per divertimento! Non sai che si vola perchè il pescecane c’è dietro che vuol mangiarci? Questa è la bellezza della vita. Oh! meglio meglio mille volte morire in padella come le sogliole, e finirla una buona volta di patire!

A sentire un pesce parlare così vi giuro che fui lì lì per mettermi a piangere. Credo che m’apparisse intera, come al gran Gothamo, tutta la infinita inutilità di questo infinito sforzo per vivere, che riempie di sè il mare e la terra e l’aria, e la povera anima umana....

Ma m’ero appena gettato nello spinoso sentiero di questa meditazione, quando il povero pesce-rondine incominciò a fare: — Ohi! ohi! Amico, Affogo qua! muoio! Ributtami in mare. Meglio mille volte morire in bocca al pesce cane, che morir soffocati così!