Il Parlamento del Regno d'Italia/Raffaele Busacca
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deputato.
Siciliano, emigrò a Firenze fino dal 1840 e vi si stabilì definitivamente, legandovisi in intimi rapporti coi personaggi i più ragguardevoli, tantochè in progresso di tempo Firenze divenne per esso, una seconda città nativa.
Il Busacca, uomo di lettere distintissimo, si applicò sopratutto agli studî di economia politica, e diè varî splendidi saggi di esservi divenuto maestro. Questa sua ben stabilita e ben meritata reputazione lo fece scegliere a ministro delle finanze nel 1859 durante la luogotenenza esercitata dal barone Ricasoli.
Una volta compiuta l’annessione della Toscana al Piemonte, il Busacca fu da un collegio del suo paese adottivo inviato rappresentante al Parlamento nazionale. In questo ogni qualvolta si è trattato una qualche questione finanziaria o economica, il Busacca ha preso la parola autorevolmente: e non vi è stata legge finanziaria o economica, che il Busacca non sia stato chiamato a far parte della commissione incaricata di esaminarla, il più spesso ancora venendo dalla maggioranza di questa, eletto a relatore. Niun deputato può dirsi più diligente e più laborioso dì lui; niuno più disinteressato, niun più modesto; egli fa onore al gran partito della maggioranza, nelle file della quale si è costantemente tenuto.