Io non fra gl'Indi a ricercar tesori
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XLV
PER LO MEDESIMO.
Io non fra gl’Indi a ricercar tesori,
Anzi alle foci di Castalia varco,
Onde men riedo carco
Di belle palme e di non vili allori,
5E con man liberal ne mando altere,
Ad onta dell’obblío, l’alme guerriere.
Or quale accorto predator di carmi
Sue nobil prove a celebrar mi chiama?
Uno che amabil fama
10Cerca tra’ rischi e tra l’onor dell’armi;
E di vera fortezza anela i pregi,
E cresce gloria di Fiorenza ai regi.
Sceso con asta da’ gelati monti
Real guerriero1 di regnare indegno,
15Arso d’aspro disdegno,
Usò sprezzare incoronate fronti,
Ed alla forza ed all’insidie vôlto
Empieva all’Austria di cordoglio il volto.
Qual fuor degli antri suoi tratto a battaglia
20Ben chiomato leon per val d’Atlante
Con unghie di diamante
Contra lo stuol de’ cacciator si scaglia;
Tal chiuso in armi d’atro sangue asperse
Era l’altier fra le falangi avverse.
25Ma qual fra’ lampi e tuoni onda silvestre,
Che per distrutto gel corra orgogliosa.
Che non campagna erbosa,
Ma seco tragga al mar boscaglia alpestre,
Contra lui mosse il mio Signore, e scôrse
30Caderlo a terra, onde mai più non sorse,
Arno, qual prole i figli tuoi simiglia?
Un di Megera al Vaticano infesta
Gl’inferni impeti arresta,
L’altro spiegando al ciel Croce vermiglia
35Spezza le prore del tiranno Eóo,
E solca trionfando il mar Mirtóo.
A’ chiari merti di sì gran virtude
Leggiadra forma le mie man daranno,
Allor ch’elle verranno
40Sulla tebana delle Muse incude;
Oggi si dica a’ regnator mortali,
Che gli aurei scettri in loro man son frali.
L’oltraggioso signor, che a’ rei pensieri
Stimo vergogna tener stretto il freno,
45Che là ’ve corre il Reno,
E là ’ve l’Istro si sognava imperi,
Nè conoscea confin per sua possanza,
Tanto l’inebbriò dolce speranza!
Ove è sparito? oh da notarsi istoria!
50Vibra l’acciar, vassene altero in faccia,
Urta, sfida, minaccia,
Disperde squadre, e sul gridar vittoria2,
Iddio con ira appena il guarda in viso,
Che fulminato egli trabocca anciso.
55Principi scelti a ben guidar le genti
Quaggiù, siccome ognun, voi sête vermi;
In van cercate schermi
Contra i celesti colpi onnipotenti;
Udite, o grandi, non indarno io parlo:
60Solo vincesi Dio con adorarlo.
Note
- ↑ Gustavo Adolfo re di Svezia che nella guerra dei trent’anni fu in Germania sostenitore de Protestanti contro l’imperatore Ferdinando II.
- ↑ Allude alla battaglia di Lutzen, vinta da Gustavo, che vi rimase ucciso.