Io non so ben chi m'è maggior nimico

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Lorenzo de' Medici

XV secolo Indice:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.1, Laterza, 1913.djvu Letteratura XXV. [Non sa, di Amore, Fortuna e Speranza, qual egli sia maggior nemico.] Intestazione 27 settembre 2023 100% Da definire

Que' begli occhi leggiadri, ch'Amor fanno Non altrimenti un semplice augelletto
Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime


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xxv

[Non sa, di Amore, Fortuna e Speranza, qual egli sia maggior nemico.]


     Io non so ben chi m’è maggior nimico,
o ria Fortuna, o piú crudele Amore,
o superchia Speranza che nel core
mantiene e cresce il dolce foco antico.
     Fortuna rompe ogni pensiero amico;
Amor raddoppia ognor piú il fero ardore;
Speranza aiuta l’alma che non more
per la dolcezza onde il mio cor nutrico.
     Né mai asprezza tanto amara e ria
fu quant’è tal dolcezza, o crudel morte
quant’è mia vita per l’accesa speme.
     O Fortuna piú destra ver’ me sia,
o Amore o Speranza assai men forte,
o pia morte me levi, e questi insieme.