Io sento crescer piú di giorno in giorno
Questo testo è stato riletto e controllato. |
XV secolo
◄ | Fortuna, come suol, pur mi dileggia | Que' begli occhi leggiadri, ch'Amor fanno | ► |
Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime
xxiii
[Mancando la speranza, cresce il dolore ed è desiderabile la morte.]
Io sento crescer piú di giorno in giorno
quell’ardente desir che il cor m’accese,
e la speranza giá, che lo difese,
mancare, e insieme ogni mio tempo adorno;
la vita fuggir via senza soggiorno,
Fortuna opporsi a tutte le mie imprese,
onde a’ giorni e le notte indarno spese
non senza nuove lacrime ritorno.
Però il dolor, che m’era dolce tanto,
e ’l lamentar suave, per la spene,
che giá piacer mi fe’ sospiri e pianto,
mancando or la speranza, alfin conviene
cresca, e ’l cor resti in tanta doglia affranto,
tal che sia morte delle minor pene.