Juvenilia/Libro V/Al beato Giovanni della Pace

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Libro V - Al beato Giovanni della Pace
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LXXXI.

AL BEATO GIOVANNI DELLA PACE


Oggimai che ritornati
Son di moda e stinchi ed ossa
E né pure gl’impiccati
Son sicuri ne la fossa,
Anche a voi la quiete spiace,
6Fra’ Giovanni de la Pace?

Bravo Nanni, la persona
Rilevata su bel bello,
Una santa pedatona
Voi menaste ne l’avello
E gridaste — Giuraddio!
12S’è cosí, ci sono anch’io.

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Su da bravo, Cosimino!1
Vieni fuor con la brigata,
Metti in pronto il baldacchino,
E facciam la passeggiata.
Era tanto che giacevo!
18È tornato il medio evo! —

Ma da vero ma da vero
Che n’avete ogni ragione.
Ecco il presule ed il clero
A menarvi in processione,
O soldato trïonfante
24De la chiesa militante.

Viva pur Sandro Manzoni!
Quant’è mai che s’arrabatta
Co’ filosofi nebbioni
E gli storici a ciabatta!
Acqua santa a piena mano,
30Tutto il secolo è cristiano.

Libertà, indipendenza,
Paganissima utopia,
Offendevan la decenza
De la santa teoria,
Ora stabile e fondata
36Su l’Europa incatenata.

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Guarda mo’, Castelbriante!
La tua Francia torna a Dio:
Bonaparte è novo Atlante
A la cattedra di Pio:
Fan da Svizzeri a San Piero
42I nipoti di Voltèro.

Cristo par sia riportato
Fra’ bagagli di Radeschi,
Su l’altare appuntellato
Da le picche de’ Tedeschi.
Convertí la baionetta
48Questa terra maledetta.

Questa terra, che del nostro
Sangue e pianto è molle ancora,
Brontolando un paternostro
Su zappiamo a la buon’ora,
Per trovare ossa di santi
54O di frati zoccolanti.

Vo’ veder, se l’uso tiene,
Cristianissima Parigi,
Abbigliar le Maddalene
Col soggólo e in panni bigi,
E mandarle a’ lupanari
60Con in petto i reliquari.

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Che t’importa, o razza sfatta,
De le cose di quaggiú?
Un fermaglio a la cravatta
Con un osso di Gesú:
Una formola d’usura
66Con un passo di Scrittura!

Che volete? Il cristianesimo
È un romanzo che fa chiasso.
Ci scordammo del battesimo.
Ma cantiamo co ’l compasso
Com’ un’aria di Lucia
72Paternostro e avemmaria.

Presto dunque il reliquario,
E ben venga il santo novo!
Tra i compari del lunario
Anche lui si faccia il covo,
Avvocato e servigiale
78De la pace universale.

Bel vedervi, fra’ Giovanni,
Ritto ritto su l’altare,
E briachi per gli scanni
I canonici a russare,
E i devoti bisbiglianti
84Di cambiali e di contanti,

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E le belle penitenti
Mentre cantan litania
Affittar nuovi serventi
Per l’entrata in sagrestia,
Invocando la Madonna
90Quando s’alzano la gonna.



Note

  1. [p. 286 modifica]L’arcivescovo di Pisa card. Cosimo Corsi.