La bella, che lo scettro ebbe in destino
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Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/Versi di occasione
lviii
a madama margherita
regina di Navarra.
La bella, che lo scettro ebbe in destino
de l’antiche Piramidi famose,
coppia di perle elette e preziose
mise a stemprar dentr’odorato vino.
Per onorar de l’idol suo divino
le magnifiche mense e generose,
a gustar l’una volentier si pose
l’innamorato principe latino.
Ma, disfar l’altra ancor veggendo poi,
parto maggior de l’Eritreo fecondo,
mostruoso splendor de’ lidi eoi,
serbò de’ duo miracoli il secondo,
ch’egual mai non trovò, tanto che voi,
Margherita real, nasceste al mondo.