La carotara

Da Wikisource.
Giuseppe Gioachino Belli

1832 Indice:Sonetti romaneschi II.djvu sonetti letteratura La carotara Intestazione 5 aprile 2024 75% Da definire

Er teremoto Li segreti
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1832

[p. 44 modifica]

LA CAROTARA.1

     Lassamo stà la pifera2 ch’ha in faccia,
Nun guardamo quer po’ de rastijjera,3
Passamo ch’è ’na bbannerola4 vera,
’Na ladra da impiccà, ’na ruffianaccia.

     Ma ppe’ le miffe5 sole che llei spaccia
Pe’ ffa ’gni sempre la confusioniera,
Bisognerebbe co’ mmod’e mmagnéra6
Un giorn’o ll’antro roppeje7 le bbraccia.

     Eppuro te la trovi foravia8
Sempre co’ la corona tra le deta,
Come annava la Vergine Mmaria.

     E cquanno in Chiesa sta santifisceta9
Vede uscì er prete fòr de sagrestia,
Je s’accosta e jje bascia la pianeta.

20 gennaio 1832.

Note

  1. Bugiarda.
  2. Lungo naso e largo.
  3. Rastrelliera. Qui, per “isconcia dentatura.„
  4. Senza carattere.
  5. Menzogne.
  6. Modo e maniera.
  7. Romperle.
  8. Fuori, per via.
  9. Santificetur, donna pia.