Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCLX

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Sonetto CCLIX Sonetto CCLXI

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SONETTO CCLX.


V
Alle che de’ lamenti miei se’ piena,

     Fiume che spesso del mio pianger cresci,
     Fere selvestre, vaghi augelli et pesci,
     4Che l’una et l’altra verde riva affrena,
Aria de’ miei sospir’ calda et serena,
     Dolce sentier che sì amaro rïesci,
     Colle che mi piacesti, or mi rincresci,
     8Ov’anchor per usanza Amor mi mena:
Ben riconosco in voi l’usate forme,
     Non, lasso, in me, che da sì lieta vita
     11Son fatto albergo d’infinita doglia.
Quinci vedea ’l mio bene; et per queste orme
     Torno a veder ond’al ciel nuda è gita,
     14Lasciando in terra la sua bella spoglia.