Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CXX
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Sonetto CXX
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SONETTO CXX.
I
Te, caldi sospiri, al freddo core: Rompete il ghiaccio che pietà contende;
E, se prego mortale al ciel s’intende,
4Morte, o mercè sia fine al mio dolore.
Ite, dolci pensier, parlando fore,
Di quello ove ’l bel guardo non s’estende:
Se pur sua asprezza, o mia stella n’offende,
8Sarem fuor di speranza, e fuor d’errore.
Dir se può ben per voi, non forse appieno,
Che ’l nostro stato è inquieto, e fosco;
11Siccome ’l suo pacifico, e sereno.
Gite securi omai; ch’Amor ven vosco:
E ria fortuna può ben venir meno;
14S’ai segni del mio Sol l’aere conosco.