Lettere inedite di santi, papi, principi, illustri guerrieri e letterati/Proemio

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Proemio

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Lettere inedite di santi, papi, principi, illustri guerrieri e letterati Serie I
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PROEMIO






Le Lettere che si presentano al Pubblico, parte furono da lungo tempo trascritte per opera mia negli Archivi di Torino; parte mi furono favorite dal mio illustre collega il senatore conte Luigi Sanvitali di Parma, dal chiarissimo signor Cesare Guasti di Firenze, e soprattutto da quel fior di cortesia che è il mio dotto amico cavaliere Federigo Odorici di Brescia; parte vennero scelte nell’Archivio Estense e nel Comunale di Modena, in un recente viaggio che feci nell’Emilia colla dolce Compagna che ho poi per somma sventura perduta, ed alla cui diletta memoria ho consecrato questo volume.

Così nell’Archivio Torinese, come negli Estensi, i degni capi di questi tesori storici, artistici e letterari, vivono persuasi di questa gran verità: che gli Archivi debbono essere aperti a tutti gli studiosi, infeudati a nissuno; che i documenti veduti e studiati da uno o più eruditi possono [p. xii modifica]utilmente essere riveduti e ristudiati da più altri, poichè raro è che due su dieci persone li studino collo stesso intento; e anche studiandoli col medesimo fine, l’uno può avvertire ciò che un altro non ha avvertito, e vantaggiare così per vie molteplici il progresso degli studi.

Questo debb’essere l’intendimento di chi governa Archivi in un Regno tanto gloriosamente e quasi miracolosamente fondato sulla libertà, ed io ho voluto rallegrarmi pubblicamente d’averlo ritrovato intero e spiccato in tutti gli Archivi Italiani che ho visitati. Questi sono i principii che nella mia sfera ho seguitati costantemente, essendo sempre stato largo e di consigli e di documenti a quelli che coltivavano gli stessi studi ch’io coltivo, come appunto nella mia età giovanile avean con me praticato Prospero e Cesare Balbo, i Peyron, i Gazzera, i Sauli, ed altri assai.