Delle schiere della Fortezza e de' suoi capitani.
../Capitolo XXXIII
../Capitolo XXXV
IncludiIntestazione
19 settembre 2008
75%
letteratura
<dc:title> Libro de' Vizî e delle virtudi </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Bono Giamboni</dc:creator>
<dc:date>XIII secolo</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation></dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Libro_de%27_Viz%C3%AE_e_delle_virtudi/Capitolo_XXXIV&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20110418204337</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Libro_de%27_Viz%C3%AE_e_delle_virtudi/Capitolo_XXXIV&oldid=-
20110418204337
Libro de' Vizî e delle virtudi - Delle schiere della Fortezza e de' suoi capitani. Bono GiamboniXIII secolo
Delle schiere della Fortezza e de' suoi capitani.
Appresso venne la seconda Virtude, e fece otto schiere della sua gente, e diede a catuna suo capitano. E quando ebbe cosí fatto, dissi: - Dimmi, chi è quella Virtú c’ha ora le sue genti schierate, e chi sono i capitani delle schiere? - Ed ella disse: - Quella è una Virtú che s’apella Fortezza; e usasi questa Virtú in molti modi, e ciascun modo ha ’l suo nome, che sono le Virtú che nascon di Fortezza.
E quando ebbe cosí detto, dissi: - Dimmi, che è Fortezza? - Ed ella disse: - Fortezza è una virtú d’animo per la quale l’uomo né per tribulazioni del mondo si fiacca, né per lusinghe de la Ventura monta in altura. E cosí vedi che Fortezza è virtú per la quale l’animo dell’uomo stae fermo contra l’aversità a sostenere i pericoli e le fatiche de le tribulazioni del mondo. E però si riferiscono a costei tutte le Virtú che nell’aversità fanno l’uomo fermo e costante, e son queste: Magnificenzia, Fidanza, Sicurtà, Fermezza, Pazienzia, Perseveranzia, Longanimità, Umiltà, Mansuetudine -. E quando ebbe cosí detto, dissi: - Dimmi alcuna cosa de la natura de le Virtú che nascono di Fortezza -. Ed ella disse: - Magnificenzia è virtú per la quale l’animo dell’uomo ardisce per sua propia volontà di cominciare le gran cose, acciò che le cose si faccian dirittamente. Fidanza è ferma speranza di trarre a capo le cose che dirittamente comincia. Sicurtà è una virtú d’animo di credere fermamente ben capitare se dirittamente si fa la cosa. Fermezza è virtú d’animo per la quale l’uomo sta fermo in sul buon proponimento e porta igualmente tutte le cose. Pazienzia è fortezza d’animo per la quale l’uomo soffera in pace le fatiche e i pericoli de le tribulazioni del mondo. Perseveranza è virtú per la quale l’uomo sta fermo insino a la fine in sul buon proponimento. Longanimità1 è virtú per la quale pazientemente aspetta l’uomo d’essere in vita eterna guiderdonato. Umiltà è virtú per la quale soffera l’uomo di portare vile abito, e il ben che fa nasconde, acciò che non apaia di fuori a le genti. Mansuetudine è virtú per la quale è arrendevole l’animo dell’uomo.
Note
- ↑ longanimità: attesa fiduciosa.