Manuale teorico-pratico per la coltivazione della vigna latina/IV/IV
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CAPITOLO IV.
Modo di abbassare lo sperone
con un nuovo capo-testa.
167. — Avviene che per l’operazione precedente la vite, innalzandosi troppo, non istà più in simmetria con le altre, e non le sono più adatti gli ordinarii sostegni.
168. — In questo caso conviene abbassarla. Ed ecco come. Si osserva se per avventura dal suo ceppo venisse fuori un succhione (bastardo) così basso e così ben collocato da poter alla sua volta costituire un nuovo sperone.
Custoditelo gelosamente, allacciandolo leggermente alla canna vicina; e quando avrà raggiunto il sesto nodo, mozzatelo. L’anno seguente troncatelo sopra due occhi, ed avrete così uno sperone in modo che la vite ritornerà alla giusta altezza.
169. — Che se questo succhione, o bastardo, non comparisce spontaneamente, conviene averlo per forza, come ce lo insegna il professor Ottavi.
Qualora non vi sia più sul ceppo un tralcio adatto a formare i due capi a legno per l’anno seguente, si tronca tutto, meno il capo a frutto, al quale pure si lasciano poche gemme, e nel tempo istesso si lavora e si concima bene la terra.
La vite, così trattata, accrescerà la sua vigorìa, ed il concentramento di umori farà sbucciare il bastardo desiderato per guidarlo poi come si è detto di sopra.
170. — Vi è anche un altro modo usato dall’ingegnere cavaliere Scalini di Como, ed è di praticare nel ceppo, sotto l’incisione del capo a frutto, una forte strozzatura con vinco, in conseguenza della quale spunteranno inferiormente dei bellissimi succhioni.