Milione/39

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Capitolo 39
D'uno diserto

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Capitolo 39
D'uno diserto
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Quando l’uomo si parte de Gobia[m], l’uomo va bene per uno diserto 8 giornate, nel quale à grande sechitadi, e non v’à frutti né acqua, se non amara, come in quello di sopra. E quelli che vi passano portano da bere e da mangiare, se non che gli cavagli beono di quella acqua malvolontieri.

E di capo delle 8 giornate è una provincia chiamata Tonocan; e àvi castella e cittadi asai, e confina con Persia verso tramontana. E quivi è una grandissima provincia piana, ov’è l’Albero Solo, che li cristiani lo chiamano l’Albero Secco; e diròvi com’egli è fatto. Egli è grande e grosso; sue foglie sono da l’una parte verdi e da l’altr[a] bianche, e fa cardi come di castagne, ma non v’à entro nulla; egli è forte legno e giallo come busso. E non v’à albero presso a 100 miglia, salvo che da l’una parte a 10 miglia. E quivi dicono quelli di quella parte che fu la bataglia tra Allexandro e Dario. Le ville e le castelle ànno grande abondanza d’ogne buona cosa; lo paese è temperato, e adorano Malcometto. Quivi àe bella gente e le femine sono belle oltra misura.

Di qui ci partiamo e direnvi d’una contrada che si chiama Milice, ove il Veglio della Montagna solea dimorare.